Lunedì 2 Dicembre 2024 - Anno XXII

Garda, la piccola isola del grande lago

Sulla sponda occidentale del lago di Garda, a poche bracciate da Gardone Riviera c’è una piccola, isolata terra privata circondata dall’acqua che (quasi) nessuno conosce: Isola del Garda, una piacevole sorpresa

L'Isola del Garda
L’Isola del Garda

Alberta, una ragazza acqua e sapone che non nasconde di sentirsi più inglese (come la madre) che italiana (come il padre), ci accompagna a visitare la sua isola. Lei che da piccola andava a scuola in barca. Lei che ha sempre abitato su questa piccola patria, scenario di una grande saga familiare. Lei che quest’isola ama davvero.
Inizia così (per noi visitatori) la storia unica di questo scoglio verde e curatissimo che ospita la stessa famiglia da quattro generazioni.
Già, perché l’isola è privata, da non molto aperta alle visite condotte personalmente dai proprietari. Un chilometro di lunghezza per sessanta metri di larghezza di romantici giardini e aree boschive, viali alberati, aiuole fiorite, la serra, la terrazza esotica: giardini nei giardini che il clima favorisce. 

Il parco
Il parco

Un boschetto di sempreverdi, poi lauri, magnolie e gelsomino, glicine e rose gialle, rosa, bianche, malva, sono il biglietto d’ingresso appena oltre il molo d’attracco.
Lecci, ligustri, corbezzoli, querce, pini, salici piangenti mescolati a cedri del Libano e dell’Himalaya, sequoie, ippocastani, tuja, ginkgo biloba, abeti sul sentiero lungo il lago. Imponenti cipressi di palude dalle grandi radici in piccole baie protette. Un tratto sotto, gli oleandri; poi una pineta, quindi la punta dei cipressi. E i giardini all’italiana, sui quali si affaccia a sud la villa, che scendono a tuffarsi nel lago. Ulivi secolari, fichi, meli, peri, limoni, aranci, pompelmi, kaki, melograni, giuggiole e prugnoli. Rose, iris, lavanda, valeriana, bouganville, dalie, zinnie. Poi, sulla terrazza superiore, il paesaggio tropicale di agavi, cycas, palme delle Canarie. Quindi la villa.

Una storia di famiglia …

Villa e giardino in stile classico all'italiana
Villa e giardino in stile classico all’italiana

La storia dell’isola la dice lunga sul luogo di delizie: abitata prima dai romani, come testimoniano centinaia di lapidi rinvenute sul suo esiguo territorio, quindi da San Francesco d’Assisi che nel 1221 vi fondò un romitorio, sarebbe stata visitata nel 1304 persino da Dante Alighieri che la cita nel XX Canto dell’Inferno. Nel XV secolo fu la volta di San Bernardino da Siena che vi costruì un convento, soppresso nel 1795, di cui restano i ruderi: all’epoca di gloria del complesso monastico corrisponde quella di massima fioritura del giardino.
Poi la lunga decadenza dell’isola, sballottata di mano in mano finché venne comprata all’asta nel 1870 dal duca genovese Gaetano De Ferrari e dall’arciduchessa russa Maria Annenkoff sua moglie, e risorse.

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