Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Bard medievale, anche nei cibi e nelle bevande

Un trionfo di bontà gastronomiche dell’intera Valle, a disposizione dei visitatori, con una “cerimonia” che si ripete, anno dopo anno. Insieme, l’emozione di rivivere la storia del Forte, apprezzandone le moderne realizzazioni

Il Forte di Bard
Il Forte di Bard

Fontina, fromadzo, toma di Gressoney, reblec, salignoun, seras, formaggi freschi, caprini, brossa, lardo di Arnad, jambon de Bosses, salamini di carne bovina e suina, sanguinacci, mocetta, teteun, tegole, torcetti, farine, pane, miele, marmellate, aceti, olio di noci, mele renette, castagne, pere martin sec, porri, patate; più tutti i vini Doc della regione: dall’Enfer d’Arvier al Chambave, dal Torrette al Nus, dal Petit Rouge al Petite Arvine, dal Donnas al Fumin; quindi distillati, grappe, génepy.
Bard, che conserva il suo assetto urbano medievale recentemente restaurato in occasione del recupero del forte, custodisce pregevoli testimonianze di edifici del XV e del XVI secolo quali casa Challant, nella piazzetta centrale – che presenta particolari decorativi e architettonici affini a quelli del castello di Issogne – casa Ciuca, casa della Meridiana, casa del Vescovo, casa Valperga, oltre all’elegante palazzo settecentesco dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard. Nelle vie e nelle piazze del paese in occasione della suggestiva kermesse enogastronomia giunta alla quarta edizione nel 2007, animazioni, musica e rievocazioni degli antichi mestieri.

Antichi e moderni sapori

Degustazioni al Marché au Fort
Degustazioni al Marché au Fort

Ecco cosa si potrà trovare il 14 ottobre al Marché au Fort, la più ampia vetrina delle produzioni agroalimentari del territorio valdostano a Bard, paese sentinella della Valle d’Aosta, situato nella bassa vallata sulla sinistra orografica della Dora Baltea, a un passo da Pont-Saint-Martin.
Lungo la via principale del borgo di impronta medievale, chiuso nell’omonima gola ai piedi dell’imponente forte del primo Ottocento, sulle bancarelle, nelle cantine, nei locali aperti di domenica per l’occasione: degustazioni, percorsi guidati tra i sapori dell’enogastronomia locale e un centinaio di produttori grandi e piccoli che illustrano le tecniche di lavorazione e le proprietà nutrizionali delle proprie eccellenze culinarie e vendono i prodotti Doc, Dop e tradizionali.

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Bancarelle coi sapori dell'enogastronomia locale
Bancarelle coi sapori dell’enogastronomia locale

Innanzi tutto la fontina, base della gastronomia locale, universalmente nota, usata in ricette come la fonduta e la zuppa alla “vapelenentse” (preparata con brodo, cavolo, verza e pane integrale); poi la “mocetta” (carne essiccata, nata per la necessità di conservare a lungo la carne per il fabbisogno familiare) che tutti i frequentatori della regione montana autonoma conoscono; il celebre lardo di Arnad e il “jambon de Bosses”, prosciutto crudo speziato con erbe di montagna, che viene prodotto a 1600 metri di altitudine a Saint-Rhémy-en-Bosses, nella valle del Gran San Bernardo. Già meno scontati il “martin sec”, piccola pera di colore ruggine che si assaggia prevalentemente sciroppata o cotta nel vino e i formaggi “salignoun” (ricotta piccante) e “seras” (ricotta da consumare fresca oppure salata e stagionata) mentre il “teteun” è una vera rarità: trattasi di mammelle di mucca poste in salamoia, pressate e bollite, che vengono servite con una salsa verde a base di prezzemolo, olio e aglio in particolare a Gignod, in occasione della “fêta du teteun”, l’ultima domenica di agosto.

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