Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

Roma caput Galliae

I monumenti e i resti dell’antica Roma sono fra i siti turistici più attraenti della Francia meridionale. A differenza di quanto avviene in Italia, i cugini d’oltralpe sanno sfruttare il “ricordo storico” del passaggio dei Quiriti nel loro territorio

La Maison Carée
La Maison Carée

La Maison Carée è un tempio di forma quadrangolare giunto a noi in perfetto stato di conservazione. Fino a un po’ di tempo fa al suo interno era ospitato il Musée des Antiques; ora proiettano un cortometraggio in tridimensionale sugli Eroi di Nîmes. Bello, anche se anch’esso è un po’ il segno dei tempi; comunque pure il museo con la statua di Apollo non sarebbe stato male.
La Tour Magne, infine, è situata all’interno del già citato Jardin de la Fontaine, nei quali c’è anche il Tempio di Diana. La torre si erge imponente in cima al Mont Cavalier e rappresenta un trofeo o una torre di guardia dell’epoca di Augusto. Dalla sommità si può apprezzare un favoloso panorama sulla città e sui dintorni, sempre che si abbia voglia di “scalare” i centoquaranta gradini (contati, uno per uno!).

Da Orange ad Arles, vestigia romane dappertutto

Il teatro romano di Orange durante le Chorégies
Il teatro romano di Orange durante le Chorégies

Vaison La Romaine (attenzione ad andarci ad agosto, c’è uno dei più importanti festival di cori a livello mondiale e non si trova un posto in hotel neanche a pagarlo oro) e il teatro antico di Orange sono due mete romane “minori”, ma solo nel senso di meno conosciute.
Vaison La Romaine è una bella cittadina adagiata sulla riva destra dell’Ouvèze, ma conserva forti tracce del suo passato e l’ufficio turistico locale non manca di ricordarlo. In particolare, sono bellissimi gli scavi del Puymin e di la Vuillasse, che contengono vestigia importanti di statue, mosaici e resti termali. Del teatro del I secolo a.C. restano solo le fondamenta della scena e le prime file delle gradinate.
Altra cosa è il teatro romano di Orange, costruito sempre sotto l’imperatore Augusto nel I secolo d.C.. Dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco, è conservato in maniera eccezionale e dà l’impressione davvero di trovarsi di fronte a qualcosa di unico. Anch’esso, come la maggior parte dei teatri romani, è ancora in uso: vi si tengono le Chorégies, una rassegna di musica classica e operistica fra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto.

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Veduta di Arles
Veduta di Arles

Altra meta assolutamente da non tralasciare, Arles. E’ una città bellissima, costruita con l’architettura tipica della Provenza più “spinta”, il cui cuore, però, è costituito, anche in questo caso, dalle vestigia romane, ovvero teatro e arena. Senza dimenticare i resti delle terme, che testimoniano di un luogo di svago e benessere speciale; di sicuro non aveva assolutamente nulla da invidiare ai moderni resort che ci vengono propinati a prezzi inaccessibili. Se poi avete la fortuna di alloggiare in un hotel come le Cloître, un gioiello ricavato da un chiostro e gestito da un proprietario simpaticissimo, a cento metri da alcuni di questi gioielli, ancora meglio.

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