Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Le città messicane dell’Argento

Paesaggi assolati, cittadine che hanno “vissuto”, più di altre, la storia del Messico, sulla scia delle fortune dovute al prezioso metallo. Una Spagna d’antan, spazzata dalla rivoluzione, teatro di gesta e di personaggi incredibili

Padre Hidalgo, Doña Josefa e gli spagnoli

Le città messicane dell’Argento

Le città coloniali del Messico centrale sono le tappe principali di quella che viene chiamata la “Ruta de la Indipendencia”, la Strada dell’Indipendenza. Proprio qui infatti la borghesia creola, che delle grandi ricchezze strappate alle miniere aveva visto solo le briciole, diede inizio al movimento per l’indipendenza dalla Spagna, e l’occasione si presentò con l’occupazione della Spagna da parte di Napoleone. Il principale gruppo di congiurati si riuniva a Queretaro in casa di Doña Josefa Ortiz, popolarmente chiamata la Corregidora perché moglie di un alto funzionario governativo della città. Il 16 settembre del 1810 uno dei capi della congiura, padre Miguel Hidalgo, parroco del vicino paese di Dolores, lanciò dal balcone della sacrestia il famoso “Grito de Dolores”, incitando alla rivolta. In pochi giorni l’esercito “insorgente”, composto prevalentemente da “campesinos” stracciati e male armati, occupò parecchie città tra cui Guanajuato, dove avvenne uno degli episodi più sanguinosi della Guerra d’Indipendenza, quando i rivoluzionari massacrarono soldati e civili rimasti fedeli alla Corona, asserragliati in un grande deposito di grano, l’Alhòndiga de Granaditas. L’anno successivo, quando questa prima ribellione venne schiacciata, gli spagnoli ricambiarono appendendo le teste dei principali leader rivoluzionari, tra cui padre Hidalgo, ai quattro angoli dell’edificio dove restarono per dieci anni, fino al raggiungimento dell’Indipendenza del Messico.

Notizie utili

Ente Messicano per il Turismo
via Barberini 3, Roma, telefono 06 4872182, 06 4827160
www.visitmexico.com è il sito ufficiale del turismo messicano

Gli hotel delle “città dell’argento”

Gunajuato – La Casa de los Espiritus Alegres, la ex-hacienda La Trinidad, 1 colonia Marfil, telefono-fax 473 7331013, info@casaspirit.com, www.casaspirit.com. Un’esperienza diversa in un favoloso B&B di charme, con un bellissimo giardino e a poca distanza dalla città, con otto stanze decorate da artisti e una collezione di artigianato da fare invidia a un museo. Circa 100 euro per camera doppia.

San Miguel de Allende – Casa de Sierra Nevada, calle Hospicio 35,  telefono 415 1527040, mail@casadesierranevada.com,  www.casadesierranevada.com.
Uno degli hotel più eleganti di tutto il Messico, ricavato da quattro splendidi palazzi coloniali un tempo dimora del vescovo. Ogni camera ha un arredamento differente e molte si affacciano su piccoli e soleggiati patios fioriti. A partire da 185 euro.

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Queretaro – Mesòn de Santa Rosa, Pasteur 17, telefono 442 2242623, fax 442 2125522, www.mesonsantarosa.com – starosa@parc.ciateq.mx.
Un antico palazzo coloniale elegantemente restaurato sulla centralissima Plaza de Armas, costruito intorno a tre patios con giardini, piscina e ristorante all’aperto, in un’atmosfera particolarmente elegante e confortevole. Doppie da 100 euro circa, suites da 140 euro circa.

Real de Catorce – Ruinas del Real, Lerdo (senza numero) a due isolati da Plaza Hidalgo, telefono 488 8875065.
Costruito in pietra e adobe con tecniche tradizionali è l’hotel più confortevole di Catorce, grazie anche al suo eccellente bar. Le camere sono spaziose e decorate con gusto e per i fans di Julia Roberts c’è la suite in cui l’attrice ha alloggiato durante la lavorazione di “The Mexican”. Doppie sui 40-50 euro, mentre per la suite ce ne vogliono 75 (noblesse oblie).

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