Domenica 19 Maggio 2024 - Anno XXII

Vercelli surrealista

Continua fino al 16 marzo la mostra che inaugura la nuova struttura espositiva nella chiesa di San Marco e la collaborazione con la Peggy Guggenheim collection. Opere in prestito da Venezia e New York

Victor Brauner, Particolare da: Senza titolo, 1941. © Victor Brauner, BY SIAE 2007.
Victor Brauner, Particolare da: Senza titolo, 1941. © Victor Brauner, BY SIAE 2007.

Grande successo di pubblico per la mostra “Peggy Guggenheim e l’immaginario surreale”, a Vercelli, nella chiesa di San Marco, aperta dal novembre scorso e prorogata ancora di qualche settimana fino al 16 marzo. Quasi un evento cittadino, l’esposizione di cinquanta opere della raccolta Guggenheim, provenienti da Venezia e New York, resta a Vercelli e apre ai visitatori lo spazio ristrutturato della chiesa medievale di San Marco. Le opere, un numero non elevato, in verità, ma di sicuro interesse, guardano al surrealismo e ad alcuni artisti di avanguardia del primo Novecento.
Scelti da Luca Massimo Barbero, curatore associato della collezione Peggy Guggenheim, figurano Pablo Ricasso con alcune grafiche realizzate contro la dittatura franchista; Marc Chagall, con un bellissimo violinista in viola e verde; Joan Mirò, con alcune opere di medio e grande formato; un solo Magritte, “La voce dell’aria”;” La nascita dei desideri liquidi”, di Salvador Dalì e ancora Max Ernst, Yves Tanguy, Giorgio De Chirico, Paul Klee.
Se è vero che nelle raccolte private si vede la personalità del collezionista, il curatore ha voluto raccontare lo spirito della giovane ereditiera Guggenheim di fronte all’arte parigina degli anni Venti: Peggy non privilegia gli autori di fama consolidata, ma gli sperimentatori come Man Ray, i pittori delle avanguardie, gli anticipatori come Marcel Duchamp, teorico del movimento dada.
Nello straordinario patrimonio Guggenheim entrano quindi opere che oggi fanno parte dei manuali e che mostrano diverse interpretazioni del surreale, inteso come tutto quello che non è visibile nel mondo oggettivo, nè è consapevole o razionale. I surrealisti danno spazio ai sogni, i ricordi d’infanzia ma anche alle pulsioni nascoste dell’inconscio, ai turbamenti della paura o del desiderio. 

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Salvador Dalí, La nascita dei desideri liquidi, 1931–32, © Salvador Dalí, BY SIAE 2007.
Salvador Dalí, La nascita dei desideri liquidi, 1931–32, © Salvador Dalí, BY SIAE 2007.

Quasi per intero dedicata ai dipinti, la mostra non dimentica alcuni esempi di sculture tra le opere di Henry Moore e Alberto Giacometti. Il debutto dell’arte contemporanea in San Marco coincide con l’inaugurazione della struttura espositiva, l’Arca, a firma dell’architetto Ferdinando Gagnola: è un padiglione moderno installato all’interno della chiesa, di lontana origine duecentesca, della quale si scorgono le volte dalla vetrata superiore. L’Arca non copre del tutto la superficie della vecchia chiesa che si può ammirare, per quello che oggi rimane, nei corridoi delle navate laterali, presto oggetto di un ulteriore restauro.
Se ancora deve attendere per San Marco, dopo la mostra il visitatore può subito soffermarsi nella vicina chiesa di San Bernardo e, proseguendo la passeggiata nel centro storico, passare per piazza Cavour o riscoprire ori e manoscritti antichi nel museo del Tesoro del Duomo. Forse trascurata dai grandi circuiti, la cittadina piemontese è invece una buona meta per una tranquilla passeggiata di primavera: tappa d’obbligo la basilica di Sant’Andrea, poco lontano dalla stazione ferroviaria, con l’inconfondibile facciata bicolore e lo stile in bilico tra il romanico e il gotico. Accanto alla basilica si trovano l’abbazia, l’edificio dell’ospedale, il chiostro cinquecentesco. Chi invece sia appassionato di arte del Novecento può attendere il prossimo autunno per tornare in San Marco: la collaborazione con la Peggy Guggenheim collection prosegue, con una mostra dedicata alla pittura americana, da Mark Rothko a Jackson Pollock.

Peggy Guggenheim e l’immaginario surreale
Arca, chiesa di San Marco, piazza San Marco, Vercelli
Fino al 16 marzo
Orari:da lunedì a venerdì 14-19; sabato e domenica 10-20
Per informazioni: tel +39 02 542754, http://www.comune.vercelli.it

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