Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Meraviglie dallo Spazio

Il giro del mondo, il viaggio per antonomasia. Immaginato da tutti, progettato da molti e messo in pratica da pochi. Il giro del pianeta raccontato in ottanta giorni da Jules Verne e sorvolato in un’ora e mezza da una macchina quasi fantascientifica

Fuochi diurni e notturni. E lo smog …

Il Karakorum, la grande catena montuosa dell'Asia, a nord-ovest della catena himalayana
Il Karakorum, la grande catena montuosa dell’Asia, a nord-ovest della catena himalayana

Insomma, l’uomo non si nota dallo spazio…

“Purtroppo un altro segnale di delicatezza è la diffusione di segnali negativi che vengono proprio dal comportamento umano. Penso, ad esempio, agli incendi che sono molto diffusi e visibili; cosa che significa che sono molto estesi. Sono visibili di giorno con la cortina di fumo, ed ovviamente la notte per i bagliori. Altra immagine che tradisce la presenza umana è quella delle immense aree costantemente coperte dallo smog. Si tratta delle zone industrializzate della Cina, del Centro Africa, dell’Indonesia. Insomma, di tutti quei posti dove si fa pesante uso di combustibili fossili”.

Questo suo evidenziare gli aspetti di delicatezza, denota affetto per il pianeta, forse proprio perché l’ha visto da così lontano. Ce lo descrive?

“I colori sono l’aspetto che colpisce più di ogni altra cosa e diventano una caratteristica peculiare di ogni area del pianeta. Dopo qualche sorvolo riesci a capire dove sei semplicemente guardando i colori. Il rosso campo da tennis dell’Australia, il verde scuro quasi nero dell’Amazzonia, il bianco delle grandi catene montuose”.

È come camminare su un carta geografica

La Sicilia... capovolta
La Sicilia… capovolta

E poi ci sarà il profilo delle terre emerse, dei continenti. È un po’ come camminare su un’immensa carta geografica…

“Guardando da lassù, la fisionomia dei continenti ti appare evidente e familiare, anche se per una questione di inclinazione e di prospettiva, oltre che di proiezione delle carte, non sempre le proporzioni sono uguali. L’Italia, ad esempio, a volte appariva più allungata, deformata rispetto alla classica immagine di una cartina. E anche qui i colori giocano un ruolo importantissimo. Col contributo delle immagini dei satelliti, le carte più aggiornate hanno colori molto reali; immagini, ad esempio, analoghe a quelle delle previsioni del tempo. Si, l’impressione di sorvolare un’immensa carta geografica c’è”.

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Lo Space Shuttle, casa sospesa nel nulla

Un'altra immagine di Guidoni, questa volta in orbita
Un’altra immagine di Guidoni, questa volta in orbita

Insomma, il panorama c’è senz’altro. Ma ci dia un’idea del posto, del balcone dal quale osservate la Terra. Che possibilità di osservazione offre lo Space Shuttle?

“Tanto per intenderci lo spazio abitabile a bordo è l’equivalente di una stanza. I finestrini più importanti sono due e situati su quello che sulla Terra sarebbe il soffitto. Sono quelli più importanti per osservare la Terra perché la maggior parte del tempo lo Shuttle orbita in volo rovescio, per quanto abbia senso parlare di volo rovescio nello spazio. Ci sono poi le vetrate frontali e un oblò posto in basso. Io ho avuto modo anche di vivere nella Stazione Spaziale Internazionale (SSI – Base scientifica orbitante a quattrocento chilometri dalla superficie terrestre, n.d.r.).

Lì la cosa più bella è l’oblò vicino ad ogni posto delle cuccette dell’equipaggio. Poi c’è un po’ più di spazio e quando verrà assemblato il modulo con la cupola, la vista sarà ancora più straordinaria. Diciamo che come alberghi sono un po’ spartani, ma in quanto a panorama, non hanno pari”.

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