Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Meraviglie dallo Spazio

Il giro del mondo, il viaggio per antonomasia. Immaginato da tutti, progettato da molti e messo in pratica da pochi. Il giro del pianeta raccontato in ottanta giorni da Jules Verne e sorvolato in un’ora e mezza da una macchina quasi fantascientifica

A ciascuno la “sua” parte di Terra

Il disegno vorticoso di un ciclone tropicale
Il disegno vorticoso di un ciclone tropicale

Ovviamente, non è che andate nello spazio per guardare la Terra. Ogni missione impone all’equipaggio numerosi esperimenti e compiti. Ma stando lassù, che cosa viene da guardare del pianeta che avete lasciato?

“Ogni equipaggio ha delle sue zone d’elezione, alcune legate ad esigenze specifiche; ad esempio è in corso un’eruzione o un ciclone o semplicemente per la nazionalità di origine degli astronauti. Nel mio equipaggio io guardavo l’Italia e il Mediterraneo, il russo guardava la sua terra, l’americano guadava il Colorado, qualcun altro il Canada. C’è la curiosità e la possibilità di guardare con un colpo d’occhio – e nel giro di pochi minuti – zone lontanissime del pianeta. Poi, dopo ogni orbita la vista è leggermente diversa. L’orbita dello Shuttle è sempre la stessa, ma la Terra nel frattempo gira e quindi si possono vedere aree diverse o le stesse aree dell’orbita precedente, ma da un punto di vista sostanzialmente diverso”.

Le stelle sopra di noi

Il bagliore del tramonto sulla Terra
Il bagliore del tramonto sulla Terra

Le orbite avvengono in direzione ovest-est, andando incontro al moto apparente del sole a alla notte. Una sorta di macchina del tempo che viaggia tra il giorno e la notte…

Noi vediamo l’ombra della notte che avanza sulla superficie e il bagliore del sole che illumina il nuovo giorno. Al tramonto, il buio conquista lentamente la Terra e, come dicevo, si vedono le luci delle aree abitate che si illuminano. Quando c’è la Luna, poi, si vede la sua luce riflessa sulla superficie terrestre, che permette anche di intravedere le nubi e quello che c’ è sotto”.

Stiamo parlando della Terra, ma voi vi trovate nello spazio e la vedete “galleggiare” nello spazio. Cosa si vede del cielo, delle stelle?

“L’interno dell’abitacolo dello Space Shuttle, come anche la SSI, è molto luminoso; succede un po’ come nell’aeroplano, con le stelle che si vedono offuscate dalla luce intorno. Bisogna, quindi, attrezzarsi facendo un po’ di buio, magari coprendosi con un panno come gli operatori delle prime macchine fotografiche. E allora si ha uno spettacolo assolutamente unico. Le stelle sono particolarmente luminose, molto più di quanto ci appaiono sulla Terra, perché non sono velate dall’atmosfera. Allo stesso modo, però, proprio perché manca l’alone dell’atmosfera, le stelle non brillano. Sono dei puntini luminosi fissi. Poi, quello che colpisce è lo spazio nero tra una stella e l’altra. Un’immagine che dà l’ idea della profondità dello spazio, ma anche del suo immenso vuoto”.

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Futuri matrimoni in orbita? Perché no!

Il decollo dello Space Shuttle
Il decollo dello Space Shuttle

Lei sta descrivendo un panorama che ogni turista vorrebbe immortalare con la propria macchina fotografica. “Mondointasca” si è già occupato di turismo spaziale. Ma al di là dei viaggi per nababbi sulla SSI a venti milioni di dollari e i prossimi voli a cento chilometri d’altezza, anch’essi a prezzi certo non popolari, quando si potrà vedere la Terra come l’ha vista lei a prezzi accessibili? Mia figlia, che ha quattro anni, potrà farlo il viaggio di nozze in orbita, o perlomeno festeggiare lì la prima comunione di suo figlio?

“Io credo che per i giovani che crescono oggi sia una prospettiva concreta. Difficile azzardare previsioni temporali, parliamo almeno di un paio di decenni; bisognerà costruire un veicolo apposito, ma la tecnologia è alla nostra portata in tempi relativamente brevi”.

Stiamo parlando di viaggio intorno al mondo una volta in orbita, ma in un certo senso gli astronauti viaggiano anche prima di partire. Ambiente ed equipaggio internazionale, trasferirsi all’estero per l’addestramento. Insomma, a chi piace fare le valigie, il mestiere dell’ astronauta è particolarmente indicato…

Ti deve piacere viaggiare e trovarti sempre in situazioni diverse. Il viaggio incomincia molto prima di andare nello spazio. Prima di tutto ti devi spostare e andare o negli Strati Uniti o in Russia. Anche dal punto di vista culturale, devi incominciare ad avere a che fare con persone di vari paesi. È un’esperienza umana che ti permette di entrare in contatto con culture e mondi molto diversi da quelli tuoi di origine”.

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