Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

Il Brasile su tela

A Roma le opere di nove pittori brasiliani del ‘900 che hanno interpretato la loro terra. Da Cândido Portinari a Francisco Da Silva un’occasione per avvicinarsi all’arte contemporanea del Paese latino-americano

Brasile, Lia Mittarakis
Brasile, Lia Mittarakis

Il Brasile raccontato con pennello e colore dai suoi artisti. L’Ambasciata brasiliana in Italia in collaborazione con l’Ila, l’Istituto latino-americano di Roma, aprono dal 21 aprile al 23 maggio alla Galleria “Cândido Portinari” di piazza Navona una mostra che riunisce le opere di nove pittori che si sono misurati nella rappresentazione dei paesaggi brasiliani. Giungle e fiori tropicali, agglomerati urbani, riti e miti locali rivivono sulla tela secondo la personale visione degli artisti scelti dalla curatrice Jacqueline Montagu.

Gli artisti

Sumare, Roberto Burle Marx
Sumare, Roberto Burle Marx

Nomi di rilevo che tratteggiano il percorso dell’arte brasiliana contemporanea, poco nota al grande pubblico, a partire dalla Settimana di Arte Moderna del 1922: in mostra, le opere di Roberto Burle Marx (1909-1994), produttivo paesaggista oltre che pittore (suoi i progetti dei giardini dell’Unesco a Parigi o di quelli delle Nazioni Unite a Santiago); le creazioni di Cândido Portinari (1903-1962), considerato il più grande pittore del Brasile autore, tra l’altro, dei due murales “Guerra” e “Pace” donati dal Governo brasiliano alla sede di New York delle Nazioni Unite; nella galleria romana anche le tele di altri artisti che hanno avuto fortuna e riconoscimenti non solo in America Latina ma anche in Europa, negli Stati Uniti e in Asia come Hector Páride Barnabó, detto Carybé (1911-1977), João Henrique (1935), Antônio Maia (1928), Lia Mittarakis (1935-1996), Marylu Prado (1929-2005), Francisco Da Silva (1910-1985) e Rubem Valentim (1922-1991).

Identità brasiliana

Emlema II, III, IV e V. Rubem Valentim
Emlema II, III, IV e V. Rubem Valentim

Tra immagini oniriche e forme riconoscibili emerge sulla tela il carattere dell’identità brasiliana, un’identità aperta, sottolinea l’Ambasciata in una nota, che ha come punto di partenza e di arrivo il sincretismo religioso, culturale e artistico, e che “tutto divora, digerisce e sintetizza”. La mostra intende infatti rivelare il dialogo permanente che c’è tra le radici mediterranee del Paese latino-americano e le avanguardie europee, dall’impressionismo all’astrattismo espressionista al concretismo. (16/4/09)

 

LEGGI ANCHE  Stresa ricorda l'Unità d'Italia

Il Brasile attraverso i suoi artisti

21 aprile – 23 maggio

Galleria “Cândido Portinari”

Piazza Navona, 10 – Roma

La mostra è aperta dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00.

L’ingresso è libero. 

 

Condividi sui social: