Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Sulle tracce di Riccardo Cassin

A Lecco, ancora fino al 22 novembre, una mostra di fotografie e cimeli ricorda l’alpinista scomparso l’estate scorsa all’età di cento anni. Tre itinerari in Grignetta per rivedere le sue prime scalate

La Direttissima e il canalone del Diavolo

Il Fungo, una delle più caratteristiche torri della Grignetta
Il Fungo, una delle più caratteristiche torri della Grignetta

La Direttissima attraversa il caminetto Pagani con l’aiuto di due scale metalliche a pioli; lungo il tragitto ci sono spesso delle corde fisse che facilitano il passaggio. Il sentiero fu tracciato per la prima volta nel 1923 dal Cai di Milano per collegare i Resinelli e i rifugi Rosalba e Porta. È tra i più belli della Grignetta per la vista che offre sulla Cresta Segantini, sul Fungo e, con cielo sereno, sul lago di Lecco. Per vedere, invece, la torre Costanza, che Cassin scalò nel ’33, si prende dai Resinelli il facile sentiero delle Foppe e si devia presto per il “canalone del diavolo”: come promette il nome, la traccia diviene ripida e richiede un po’ di attenzione. Si passa, a volte aiutandosi con mani e piedi, da stretti canalini rocciosi che è meglio affrontare con scarponcini alti, che proteggono le caviglie. Cassin salì sulla Costanza due volte, tra il ’33 e il ‘34: lungo la parete sud e sul versante orientale.

Dal Medale alle Dolomiti

Cassin al Corno del Nibbio sistema un vecchio chiodo. 1951
Cassin al Corno del Nibbio sistema un vecchio chiodo. 1951

Seguire il denso curriculum dell’alpinista non è facile: si calcola che condusse circa 2500 ascensioni e ben oltre il confine dei monti lecchesi. Cassin scalò sulle Alpi e sulle Ande Peruviane, nelle Americhe e sul Caucaso. Fra i pochi rimpianti ci fu la spedizione sul K2, dalla quale fu estromesso nel ’54 per controverse motivazioni. Sulle Alpi, per tornare alle cime di Cassin si può restare in Lombardia e dirigersi, non lontano dalla Grignetta, al Medale e al Sasso Cavallo. Buone passeggiate per chi ha voglia di camminare, dalle due ore in poi, guadagnano in val Bregaglia la vista dei 3305 metri del pizzo Badile. Sul versante francese, a Chamonix, si può ammirare lo storico sperone Walker delle Grandes Jorasses. Come dimenticare, poi, le Dolomiti: alle Cime di Lavaredo, oggi affollate di turisti che possono giungere persino in auto sino al rifugio sottostante, l’alpinista firmò l’ascesa alla torre Preuss, sulla Piccolissima, e quella sulla Cima Ovest.

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Amarcord lecchese

Sulle tracce di Riccardo Cassin

100 per 100 Cassin. Parole semplici
Casa dei costruttori, sede Ance Lecco, via Grandi 9
Fino al 22 novembre
Orario: da lunedì a venerdì 41.30-18.30; sabato 10.30-18.30
Per informazioni: www.fondazionecassin.org;
info@fondazionecassin.org

 

Per gli itinerari in Grignetta:

Partenza dal pian dei Resinelli, Ballabio

Dal rifugio Porta, per vedere il sigaro Dones e il Magnaghi: 1 ora e 15 minuti di cammino, rientro in un’ora, sentiero per escursionisti esperti.

Sentiero della Direttissima e sentiero Giorgo per il rifugio Rosalba: due ore. Sentiero per escursionisti esperti. La discesa è più agevole, dal sentiero delle Foppe, un’ora e trenta circa.

Dal pian del Resinelli per torre Costanza: sentiero delle Foppe e canalone del Diavolo, un’ora e trenta. Rientro in un’ora e trenta. Per escursionisti esperti.

Per informazioni: www.cai.lecco.it/, tel 0341.36.35.88

Per altri percorsi nei luoghi di Cassin:

Badile, val Masino e val Bregaglia: www.valtellina.com: www.bregaglia.ch Grand Jorasses e Chamonix: www.chamonix.com

Tre cime di Lavaredo, Dolomiti: www.infodolomiti.it

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