
L’unica vera pizza siciliana si mangia a Zafferana Etnea e lì soltanto. Così dicono i miei amici di Aci Trezza, il paese dei Malavoglia. Così una sera caldissima si parte. Zafferana è un paesino di villeggiatura fresco e profumato come un cucchiaino di granita al latte di mandorla. La pizza siciliana, una bontà divina. Si tratta di un calzone fritto. Nella ricetta tradizionale il ripieno è a base di tuma, un formaggio fresco, saporito e piacevolmente filante, e acciughe; ma ci sono varianti interessanti con cipolla verde oppure olive ma anche con ingredienti non tipici siciliani (ogni oste siciliano che ho conosciuto tiene molto alla tipicità degli alimenti che propone) come prosciutto e salmone.
Pizza fritta e vinelli dell’Etna

La pizza siciliana, vuoi per come viene preparata, vuoi per la soavità dell’aria di Zafferana, è leggera come una piuma, tanto da non sembrare nemmeno fritta. Si accompagna perfettamente a due vinelli: il Fatagione, altrimenti detto Nerello Mascalese, un rosso brioso che sa di gita e di serata in compagnia; e il Barbazzale, un bianco soave che diventa tutt’uno con la tuma. Li produce Cottanera, un’azienda le cui viti crescono sulle pendici dell’Etna e i cui vini sono davvero una bella scoperta. Dopo cena una granita al latte di mandorla o al limone e una passeggiata nella piazza che sembra uscita da una cartolina degli anni cinquanta. Ecco una vera serata catanese, una boccata d’aria alle pendici di un vulcano che, come una pizza siciliana appena fatta, simpaticamente fuma. Info: www.cottanera.it
(06/08/2012)
A cento metri dalla riva è la rubrica per chi vuole vedere la realtà con occhi nuovi. Tutto c’è a cento metri dalla riva, dove i più, compresi i buoni nuotatori, non si spingono. Chi vive a cento metri dalla riva apprezza il fascino delle piccole cose particolari. Ogni settimana proveremo a proporvi qualcosa da vedere.