Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Boemia e Moravia, sulle tracce della fede

Praga, Brno, Olomouc e altri centri minori, accomunati da bellezze architettoniche, storiche, paesaggistiche, seguendo il filo di un’unica forza aggregante: la cattolicità del Paese

Araldica mortuaria nell'Ossario di Sedlec nelle vicinanze di Kutna Hora
Araldica mortuaria nell’Ossario di Sedlec nelle vicinanze di Kutna Hora

 

Sono mille e più di mille le motivazioni per visitare la Repubblica Ceca. Ma da poco tempo l’Ente nazionale per il turismo, ne ha messo a punto uno nuovo e particolarmente suggestivo: quello della conoscenza delle radici cristiane in Boemia e Moravia. Decenni di comunismo e di materialismo alla sovietica non hanno avuto la meglio sulle convinzioni cristiane della popolazione. Certo, un po’ come dappertutto, la manifestazione religiosa non è più così predominante, tuttavia si assiste ora alla riscoperta e alla valorizzazione del sostrato che quelle radici e quelle tradizioni derivanti da convinzioni religiose hanno lasciato nei secoli. Quindi: cattedrali, santuari, monasteri, cappelle votive – anche le più stravaganti, come vedremo – stanno diventando un itinerario che sempre più coinvolge il visitatore della Repubblica, nata dalla separazione consensuale dalla Slovacchia il 1º gennaio del 1993, dopo tre anni di Rivoluzione cosiddetta “di velluto”. Ovviamente la Repubblica Ceca ha molto altro da offrire a partire dall’ambiente naturale protetto, da panorami puliti, dalle colline a vigneto e dai numerosi castelli. Insomma, ce n’è di che per organizzare un viaggio, tanto più che anche i prezzi non sono così “flagellanti” come altrove.

Le meraviglie di Praga

Tocchi scaramantici su un bassorilievo del Ponte Carlo
Tocchi scaramantici su un bassorilievo del Ponte Carlo

Il viaggio messo a punto dall’Ente turismo in collaborazione con la Czech Airlines e Ryanair, ha come prima tappa Praga, città di cultura mitteleuropea che dal punto di vista di un itinerario religioso-artistico ha molto da offrire. Anche a volo d’uccello, non si può prescindere da una visita alla città vecchia, alla suggestiva vietta dove ha abitato lo scrittore praghese per eccellenza Franz Kafka, al castello, per poi passare per la Cattedrale gotica di San Vito, dove un crocifisso ligneo opera di Frantisek Bilek è segno di sentita devozione; quindi, percorrere la “via dei re” fino a Ponte Carlo, dove alla suggestione delle statue, dell’architettura e del paesaggio creato dalla Moldava, si incontrano personaggi caratteristici: pittori, ritrattisti e validi complessini jazz che fanno da colonna sonora alla passeggiata. Praga merita una visita lunga, non solo per quel che c’è da vedere, ma anche per respirare l’atmosfera rilassata che le note leggere della Moldava di Bedrich Smetana, propiziano e coinvolgono.

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