Lunedì 29 Maggio 2023 - Anno XXI

Valli del Mincio: i “Pendii del buon turismo”

Dalle Valli del Mincio all’anfiteatro delle Colline Moreniche: un itinerario insolito tra vie d’acqua, cicloturismo e tesori culturali

Castellaro
Castellaro

Sono passati 2000 anni e la campagna mantovana è ancora placida e rasserenante come quando la cantava Virgilio. Che era nato qui ad Andes, un piccolo borgo oggi dedicato a lui. Una campagna idillica, immersa nella nebbiolina delle prime ore del giorno e illuminata dai tramonti dorati della sera. Particolare perché intrecciata con una fitta rete di vie d’acqua.
È il Mincio con i suoi affluenti, con i canali artificiali, con i laghi che si allargano all’improvviso intorno a Mantova, o anche intorno a piccoli centri come Castellaro Lagusello . “Borgo più Bello d’Italia” e “Bandiera Arancione” del Touring Club.

Parco del Mincio: forte valenza ambientale

Rivalta
Rivalta

Tutto, in questo mondo di terre e di acque, è inserito e protetto nel Parco regionale del Mincio fondato nel 1984, che copre il territorio mantovano dal lago di Garda da cui si forma il fiume fino al Po dove sfocia, incuneato nel fronte sud-orientale della Lombardia.
Il Parco ha una forte valenza ambientale prima di tutto, conservando la wetland interna più vasta e preziosa d’Italia, riconosciuta destinazione europea EDEN d’Eccellenza (European Destinations of Excellence) insieme ai borghi rivieraschi di Rivalta sul Mincio, Soave e Grazie, e sicuramente una delle aree umide interne più grandi d’Europa.

Valli del Mincio: scrigno di biodiversità

Parco del Mincio, fiume
Parco del Mincio, fiume

In particolare la Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Valli del Mincio”, che comprende al suo interno la Riserva Naturale Regionale “Valli del Mincio” e gran parte del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Ansa e Valli del Mincio”, è un vero e proprio scrigno di biodiversità. Tanto più prezioso in quanto poco conosciuto e quindi adatto ad un turismo alternativo che cerca luoghi incontaminati lontani dalle vie di massa. Per esempio ai turisti che scelgono di scoprire i luoghi attraverso le vie d’acqua o in bicicletta. I percorsi ciclopedonali sono qui una rete ricchissima che permette di raggiungere sulle due ruote sia il lago di Garda che gli argini del Po (dai quali si dipana la ciclovia VENTO).
Praterie igrofile, canneti e cariceti dominano un labirinto di ambienti tipicamente palustri popolati da aironi coloniali, rapaci diurni, svassi e anatre.
Accanto al borgo rivierasco di Rivalta si svela una ricchezza eccezionale rappresentata da sessanta varietà palustri e acquatiche, che si scoprono con le barche delle cooperativa Barcaioli del Mincio.

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