Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Ostuni, inaugurata la mostra sulle maioliche di Castelli

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Il Museo di “Civiltà preclassiche della Murgia meridionale di Ostuni” espone fino al 30 settembre 180 capolavori delle maioliche di Castelli d’Abruzzo

Mostra Ostuni maioliche
Ostuni, mostra sulle maioliche di Castelli

Tre secoli di maiolica di Castelli – 1500-1700 – confronti con le produzioni pugliesi e campane derivate”. Il Museo di “Civiltà preclassiche della Murgia meridionale di Ostuni” espone fino al 30 settembre 2015, tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 18 alle 22, circa 180 capolavori delle maioliche di Castelli d’Abruzzo provenienti dalle collezioni di Giuseppe Matricardi (Ascoli Piceno) ed Antonio dell’Aquila (Bari).
Le maioliche di Castelli, un piccolo centro della provincia di Teramo, hanno origini antichissime, ma divennero celebri nel Cinquecento; una serie di fattori come la buona fattura delle maioliche, le decorazioni vivaci e l’economicità dei prodotti, resa possibile grazie a sistemi di produzione innovativi per l’epoca, innalzarono l’arte ceramica di Castelli ai massimi livelli, una produzione che godette di grande fama in Italia e all’estero, basti pensare che una delle raccolte più importanti è tutt’oggi conservata al museo dell’Ermitage a San Pietroburgo. Finora le maioliche, considerate “un’arte minore” rispetto alla pittura, non avevano una “storia” autonoma”, ma spesso erano l’espressione delle capacità e dello sforzo dei singoli collezionisti, mancando da parte delle strutture museali pubbliche una visione storica degli sviluppi nei secoli dell’artigianato ceramico. I tre secoli della maiolica castellana ci mostrano invece, grazie alle dettagliate schede di catalogo realizzate dagli Autori (Giuseppe Matricardi, Carola Fiocco, Gabriella Gherardi, Antonio e Carlo dell’Aquila), un’intima connessione con le vicende storiche in cui tali produzioni si sviluppano e la tradizioni di alcuni grandi famiglie che per generazioni hanno tramandato l’arte ceramica lasciandoci degli autentici capolavori.

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