Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Valencia, la città tra futuro e passato

Valencia panorama delle citta

Innovazione e vivibilità, la Valencia futurista ha saputo reinventarsi conservando lo spirito antico. Il turista e il visitatore di ogni età può goderla pienamente girandola a piedi. La città li accoglie con l’ordine e la puntualità dei mezzi pubblici ma anche con menù anticrisi e poi arte, architettura e tanto divertimento…

E poi al museo tra arte e storia

Valencia, la città tra futuro e passato

Per quanto riguarda i musei, vi diamo tre indicazioni, in ordine di preferenza personale: il Museo della Ceramica (Gonzalez Marti), con la gran facciata in alabastro e le scultore che la sovrastano. Al suo interno un suggestivo percorso storico e tematico tra vasi, vassoi, piatti, quadri e oggettistica di ogni epoca, con i trencandis a farla da padrone. Il Museo taurino, fondato nel 1929, che racconta la storia della tauromachia valenciana con oggetti e foto che vanno dal XIX secolo ad oggi. E dal museo potrete accedere direttamente alla neoclassica plaza de toros, inaugurata nel 1859. Per lungo tempo fu la più grande di Spagna, con una capienza di 16.850 spettatori. È stata dichiarata monumento storico artistico nazionale dall’Unesco nel 1983. Il Museo delle Belle Arti di Valencia che tra l’altro ospita opere di Pinturicchio, Andrea Del Sarto, Van Dyck, Murillo, Velazquez, El Greco e Goya. E se ci andate di domenica l’ingresso è pure gratuito.

Il mercato delle pulci a Plaza Redonda

Il Mercato Centrale
Il Mercato Centrale

Poco più avanti le due torri gemelle, quella di Quart e quella di Serrano, parte delle antiche mura della città. Se siete amanti del Liberty-Art Nouveau (in spagnolo lo stile Modernista, lo stesso di Gaudì a Barcellona) non dovete perdervi né il Mercato Centrale, edificio imponente al cui interno sono ospitate oltre 900 banchi di spezie, frutta, verdure, pesce e gli immancabili prosciutti di Salamanca, né la Stazione ferroviaria del Nord, la cui prima pietra fu posata nel 1906 per essere inaugurata 11 anni più tardi. Il vestibolo principale della stazione è in legno adornato da svariati mosaici coi trencandis. Bellissimo, da fotografare in ogni angolo. E poi ammirate con la luce del giorno ma anche con l’illuminazione notturna la Plaza del Ayuntamiento, animata dalla fontana centrale e dalle colorate bancarelle di fiori su quella che assomiglia a una rambla in miniatura. E da qui si diramano le vie dello shopping, con Calle Colon decisamente chic per la presenza delle boutique delle grandi firme internazionali. Per tutti tappa obbligatoria al grande magazzino El Corte Ingles, che strizza l’occhio con il 10% di sconto ai turisti stranieri. La domenica mattina tappa irrinunciabile è il mercato delle pulci a Plaza Redonda, andateci presto e non ve ne pentirete…

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Valencia a prezzi accessibili

Le architetture futuriste della Città delle arti e delle scienze
Le architetture futuriste della Città delle arti e delle scienze

Valencia vive di menù anti-crisi (nei 10 euro c’è pure la paella), di saldi che rasentano il sottoprezzo, di mercati rionali dove la vendita dell’abbigliamento usato non è una vergogna ma il trend. Anche gli hotel sono accessibili e se è vero che la qualità la paghi è altrettanto reale che con 40 euro trovi un alloggio centrale di tutto rispetto. C’è chi va a Valencia solo per godere dell’architettura della Città delle arti e delle scienze, l’enorme complesso futuristico disegnato dalla genialità del concittadino Santiago Calatrava, i cui lavori sono iniziati nel 1996. Oggi è considerato uno dei più importanti esempi di architettura contemporanea, con le sue cinque aree tematiche dalle forme spettacolari e dai materiali luccicanti che si stagliano nel cielo, collegate tra loro dal grande Puente L’Assut de l’Or. A voi, come agli oltre 4 milioni di visitatori annuali, resteranno impressi El palau de les Arts Reina Sofia (centro d’arte e Opera house, caratterizzata dai trencadis, pezzetti di vetro o ceramica a mosaico), l’Hemisferic (Imax cinema, planetario e laserium), l’Umbracle (giardini sopraelevati con patio), el Museu de les Ciencies Principe Felipe (una struttura a forma di fiore di loto che ospita il museo delle scienze), l’Oceanografic (museo oceanografico all’aperto, con una capacità pari a 15 piscine olimpiche). Tanti bimbi e tante foto. Una caffetteria di gusto e numerose esibizioni a tema durante l’anno.
Amici, non servono altre indicazioni per Valencia se non quella di starci “dentro” il più possibile. La “movida” non è solo una moda notturna, ma il vostro modo di trovare piacere in ogni angolo della città. Ci riuscirete fin dalle prime ore del giorno…

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