Venerdì 8 Novembre 2024 - Anno XXII

Viaggiare con la bici nel 2024: rivoluzione gentile

Fiera del Cicloturismo Bologna

Il Cicloturismo in Italia fa grandi numeri. Nel 2023 oltre 56,8 milioni di presenze con 5,5 miliardi di fatturato. Presentato al Forum del Cicloturismo a Bologna la 4ª edizione del Rapporto “Viaggiare con la bici 2024”.

Cicloturismo Piemonte Linea Cadorna
Linea Cadorna (Credits Visit Piemonte, ph I.Com Multimedia)

I cicloturisti in Italia hanno dato vita a una rivoluzione “gentile ma disordinata”. Nel 2023 però ha generato 56,8 milioni di presenze con un impatto economico di oltre 5,5 miliardi di euro. Questi dati sono riportati nel quarto Rapporto sul cicloturismo in Italia dal titolo “Viaggiare con la bici 2024”. Il Rapporto realizzato da ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, e Legambiente in collaborazione con Bikenomist è stato presentato alla Fiera del Cicloturismo di Bologna che chiude domani 7 aprile.

La domanda turistica negli ultimi anni è molto cambiata. Turisti e viaggiatori cercano sempre di più momenti e luoghi dove vivere esperienze a forte impatto emotivo. Tra i segmenti del turismo attivo e all’aria aperta, il cicloturismo è quello che registra un trend di crescita importante. Il cicloturismo genera una capacità di spesa medio alta e un’offerta di servizi sempre più specializzati da rendere l’esperienza emozionale.

Cicloturismo ed economia
Cicloturismo terre di Romagna (credit FdC Bologna)
Terre di Romagna (credit FdC Bologna)

Guardando ai numeri di fatturato il cicloturismo nel nostro Paese è ormai una voce importante. Il suo impatto economico diretto è stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 35% sul 2022 e del 19% sul 2019 (4,6 miliardi). Il cicloturista spende in media 95 euro al giorno per l’acquisto di beni e servizi, un importo che per gli stranieri sale a 104,5 euro: cifre che appaiono rilevanti, se consideriamo che la spesa media giornaliera del totale dei turisti in visita nel nostro Paese è pari a 59,6 euro.

cicloturismo Piemonte (Archivio ALEXALA - Ph. Gianluca Grassano)
Piemonte (Archivio Alexala – Ph. Gianluca Grassano)

Il cicloturismo italiano è molto cresciuto in questi ultimi anni”, ha sottolineato Paolo Bulleri, dirigente dell’area Ricerca di ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. “Importanti sono stati gli sforzi di tanti imprenditori che hanno saputo investire per offrire esperienze e servizi di qualità, contribuendo a ‘vivificare’, anche economicamente, molte aree interne del Paese, lontane dai tradizionali flussi turistici”.
Bulleri ha poi concluso evidenziando che sono ancora ampi spazi di mercato da cogliere. Per farlo però serve una visione coerente ed integrata che sappia posizionare meglio l’offerta cicloturistica del Paese anche sui mercati internazionali.

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L’identikit del cicloturista
Cicloturismo Sicilia Etna (ph. Paolo Ciaberta)
Sicilia cicloturismo sull’Etna (ph. Paolo Ciaberta)

I dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituiscono un profilo preciso. il cicloturista in Italia, nell’estate 2023 è, in prevalenza, un Millennial (47%, + 10% sul 2022). Ha un livello di istruzione medio-alto e svolge una professione (86% +7,5 punti percentuale sul totale turisti) e dichiara un reddito medio (52%) o addirittura medio-alto (24%).
Un profilo che lo rende un target economicamente molto appetibile per i territori.

cicloturismo Toscana Populonia Lucca
Toscana, Populonia provincia di Livorno (ph. Enrico Caracciolo)

Il cicloturista in Italia viaggia in compagnia: del proprio partner lo fa il 41%, della famiglia (26,7%) o degli amici (17%). Soprattutto, è un turista “trasversale” per cui l’uso della bicicletta fa da “collante” tra interessi e motivazioni turistiche diverse.
Si va, per esempio, dalle visite al patrimonio artistico-monumentale, scelto dal 37%, all’immersione in quello naturalistico (36,4%); fino alle esperienze enogastronomiche che attira il 24%; mentre le esperienze orientate al wellbeing in senso lato registra l’8%.

Importanza del web e della ‘community’
cicloturismo Granfondo Squali (ph. Gunther Hauspie)
Granfondo Squali (ph. Gunther Hauspie)

Pianificare una vacanza in bicicletta. Per 6 cicloturisti su 10 la rete è fondamentale per raccogliere informazioni e pianificare la propria vacanza su due ruote. Questo mostra che parliamo di un turista attivo e consapevole della complessità tecnico-logistica della vacanza (attrezzature, trasporti, alloggi). Inoltre che predilige organizzare il tutto nei minimi dettagli prima ancora di partire.

Un dato interessante è che il 22% dei cicloturisti stranieri siano repeater, ovvero disposti a ritornare in Italia a seguito di un’esperienza piacevole. Ciò dimostra una propensione a lasciarsi fidelizzare su cui certamente merita puntare. Questo viaggiatore ha una propensione maggiore a lasciare recensioni online (6 su 10), indicazioni su itinerari e “tecniche”, in particolare rivolte alla propria community, a cui è legato da un sentimento di fraternità ed appartenenza. I Social sono il canale più utilizzato, soprattutto TripAdvisor (42%), Facebook (33,2%) e Instagram (22%).

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La scelta di itinerari e mezzi
Cicloturismo e bike Val d'Orcia ciclovia (credidit FdC Bologna)
Cicloturismo e bike in Val d’Orcia (crediti FdC Bologna)

Un turista su 3 afferma di aver scelto una specifica ciclovia perché ben manutenuta; il 26,2% opta per percorsi immersi in un contesto ambientale suggestivo, in linea con la sensibilità verso la sostenibilità e l’interesse per il patrimonio naturale; il 22,4% dichiara di aver scelto la destinazione attratto da una nuova ciclovia, segnale di un’utenza appassionata, che si informa e che sa apprezzare le novità nell’offerta infrastrutturale dedicata.

Per quanto riguarda la tipologia di mezzo scelto, quasi la metà degli intervistati (49%) ha optato per la MTB. Il 24% invece ha preferito la bici da corsa, il 15,4% la bici da città/passeggio ed il 12% ha optato per l’e-bike. Quest’ultimo mezzo consente di ampliare la domanda cicloturistica, avvicinando una fascia di utenza non necessariamente attiva a livello sportivo.

Rivoluzione gentile ma disordinata
cicloturismo Sicilia (ph. Paolo Ciaberta)
Sicilia (ph. Paolo Ciaberta)

Nel Rapporto sul cicloturismo in Italia da titolo “Viaggiare con la bici 2024” si parla di ‘rivoluzione gentile ma disordinata’ che si muove sulle due ruote dal nord al sud del Paese. A spiegarci il significato ci ha pensato Sebastiano Venneri, responsabile nazionale di Legambiente Turismo.
Gentile, perché lenta, sostenibile e lontana dalle logiche di fruizione ‘mordi e fuggi’ delle nostre città, coste, borghi ed aree interne del Paese.
Disordinata, perché molto resta da fare per costruire una ‘cultura del turismo slow’, a cominciare dal Codice della Strada, che nella revisione in discussione in Parlamento non va nella direzione di una maggior tutela dell’utenza fragile”.

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