C’è una bandiera arancione che sventola da molti anni sulle colline pisane a sud di Pontedera. È quasi a metà della linea obliqua che collega Pisa a Volterra. Peccioli è una delle perle italiane che, grazie al Touring Club Italiano, escono dal guscio per essere ammirate e per creare invidia ai visitatori che qui trovano cittadini felici e privilegiati di tanta bellezza e di buon vivere. L’origine della piccola città è medioevale con un costante sviluppo attraverso secoli intrisi di storia che l’hanno fatta crescere pur mantenendo fedele la sua matrice architettonica non inquinata da un’edilizia invadente.
Da oltre venti anni invece è iniziata una contaminazione con l’arte che l’ha resa ulteriormente attraente. Sparse per la città e nelle frazioni limitrofe, non meno fascinose del borgo, si possono trovare oltre settanta opere di arte contemporanea che quasi sempre dialogano con l’antico, in una armoniosa commistione. Sono grandi statue e installazioni, mosaici e murales, installazioni luminose e fotografiche o ispirazioni di colore che un artista è riuscito a portare in una intera via nella frazione di Ghizzano.
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Peccioli: idee per il benessere dei cittadini
L’origine del progetto d’arte e di molti altri servizi migliorativi per il benessere degli abitanti nacque negli anni ’90. Una politica illuminata trasformò un problema in opportunità. Ogni paese, allora, gestiva come poteva la raccolta e lo smaltimento rifiuti con costi elevati e problemi per la popolazione. L’idea innovativa fu andare controcorrente e smentire i facili slogan mai tramontati (Not In My Back Yard) progettando una moderna discarica con visione imprenditoriale e ambientale dove confluire la spazzatura da una vasta area della Toscana, permettendo di chiudere costose e inquinanti discariche minori.
Il progetto ha generato utili per molti milioni di euro che in trasparenza hanno permesso di dare immediatamente servizi migliori e più economici agli abitanti. L’innalzamento della qualità di vita prevedeva anche di valorizzare la bellezza intrinseca della città e del territorio attraverso il valore aggiunto che l’arte poteva donare.
Dal nuovo millennio molti artisti hanno dato il loro apporto pensato proprio in funzione del territorio e altri contributi arriveranno nei prossimi anni. Non si è trascurato il recupero edilizio di siti di valore che necessitavano significativi restauri.
Si sono iniziati scavi archeologici in un’area dove, dai primi ritrovamenti, si può prevedere che altro materiale arricchirà il Museo Archeologico.
Borgo, territorio, percorsi cicloturistici
Una visita di una giornata può offrire emozioni, ma se si vuole approfondire visitando il territorio circostante ne servono almeno due o tre. Noi abbiamo sperimentato la proposta di tre giorni facendo un’escursione in biciletta. Un modo per vivere la città e il territorio circostante. I percorsi cicloturistici, bellissimi per gli esperti che amano la pedalata muscolare, sono anche alla portata di tutti utilizzando le e-bike.
Un itinerario che è un susseguirsi di cartoline paesaggistiche ad effetto con linee ondulate e verticali, strade sinuose e rettilinei ombreggiati dai cipressi, terre appena arate, macchie di bosco, ulivi e vigne, in un susseguirsi d’immagini mai monotone.
Da Peccioli ciclovie per oltre 80 km
I percorsi sono ben segnalati attraverso la segnaletica di “design” curata dal Touring. Le tracce GPX scaricabili sul cellulare o le mappe gratuite rendono facile la navigazione sul territorio collinare. Noi ci siamo avvalsi anche dell’accompagnatore, lo stesso che noleggia le e-bike, e l’esperienza è stata ancora più sicura e approfondita.
L’insieme dei 6 anelli di varia lunghezza offrono oltre 80 chilometri di percorsi che si snodano su strade a bassa percorrenza o strade bianche ben tenute, con salite e discese in rapida successione. La scelta è andata sull’anello di 30 chilometri di Ghizzano-Libbiano-Legoli che porta al “Triangolo Verde”, l’area di parecchi ettari dedicata alla discarica. Il luogo è visitabile ad orari prestabiliti, ma si organizzano anche visite guidate, programmi di educazione ambientale per le scolaresche e si possono celebrare persino i matrimoni.
Discarica di Peccioli: stupore e arte
La prima impressione è un forte stupore perché non è immaginabile che un impianto che assolve a questa funzione possa essere esteticamente bello, pur mantenendo una teutonica efficienza. L’impianto di Peccioli è verde, ordinato e dalla cima della collina dove lo osserviamo si vedono le grandi installazione d’arte: due candidi busti di giganti antropomorfi di poliuretano che svettano dal suolo con i loro 10 metri d’altezza, affiancati da un grande anfiteatro dove si svolgono eventi.
Non c’è alcun odore e nemmeno gli immancabili gabbiani o altri uccelli che sono parte della scena nelle discariche tradizionali. A dire il vero tre gabbiani in volo ci sono. Sono quelli della grande scultura che ironizza sulla assenza degli uccelli, ad eccezione delle opere. Anche i capannoni dove si svolge il trattamento e il recupero della frazione organica dei rifiuti sono abbelliti da coloratissimi murales.
Lo scavo archeologico di Santa Mustiola
Prima del rientro a Ghizzano visitiamo lo scavo archeologico di Santa Mustiola che si trova in cima a una collinetta. Qui in diverse epoche era costruita una chiesa cristiana e tutt’attorno fungeva anche da cimitero. In una tomba è stato trovato un corpo di fanciulla riccamente adornato che ora ha uno spazio dedicato nel Museo Archeologico. Lungo le viuzze lastricate di Ghizzano alcune installazioni d’arte sono state posizionate in maniera strategica ed è un piacere imbattersi mentre si cammina.
La via di Mezzo è un’intera strada dove da un lato ogni casa è dipinta con una diversa tonalità di verde rispetto alla vicina, lo stesso vale per il lato opposto in differenti sfumature in rosso cupo. L’idea è dell’artista David Tremlett che ha poi sottolineato con tocchi di colore contrastante alcuni dettagli delle facciate. Il suo “Borgo Dipinto” è tanto semplice quanto indimenticabile per l’effetto che si ha mentre si procede verso la parte nobile del paese. Più avanti l’antico Palazzo Venerosi Pesciolini, che con la sua torre domina i dintorni e sotto si trova la cantina storica Tenuta di Ghizzano che continua a produrre ottimo vino e si apre a visite e degustazioni.
Installazioni sonore
Attiguo al palazzo si trova il “Giardino Sonoro”, un esteso giardino all’italiana dove fra aiuole curatissime e alti alberi allineati sono posizionate alcune opere dell’artista Immacolata Dati: installazioni sonore da ascoltare su panchine ombreggiate.
Ghizzano è ideale anche come base per fermarsi alcuni giorni, dista 9 chilometri da Peccioli, grazie ad alcune strutture non meno affascinanti del paese stesso. Proprio nella Via di Mezzo c’è il silenzioso B&B da Baba, tre stanze di grande gusto e un’ottima colazione fatta in casa. A poche centinaia di metri dal borgo, immerso nel tipico paesaggio toscano, si trova l’agriturismo della Tenuta Ghizzano e il suo ristorante The View dove i cibi, rigorosamente a km zero, si gustano con la vista spettacolare che ha ispirato il nome.
Meraviglie e curiosità da scoprire a Peccioli
Peccioli è un piccolo paese di poco più di 4600 abitanti, eppure andrebbe dedicata una lunga visita per ciò che oggi racchiude al suo interno. Per restare incantati basta camminare lungo le sue strade per restare affascinati dalle opere che si trovano dietro ad ogni angolo.
Per arrivarci partendo dalla parte moderna della città si può usare una ponte pedonale di ferro che si proietta direttamente nel centro storico. Il ponte è avvolto da una enorme spirale colorata che pare uscita da un fumetto.
La visita deve terminare obbligatoriamente al Palazzo Senza Tempo, al quale si accede attraverso un passaggio nell’antico palazzo già documentato all’inizio del XV secolo e oggi ha funzione di contenitore per eventi e mostre in rapido divenire. La meraviglia è attraversarlo e uscire nel lato opposto su una futuristica e ampia terrazza che si proietta nel vuoto, sospesa sulla pianura circostante dove la meraviglia riempie occhi e cuore. L’effetto di continuità fra terrazza e vuoto è amplificata da spessi vetri di protezione che aiutano a entrare in una dimensione che si avvicina al volo-d’uccello.
È un luogo dove è facile trattenersi per spaziare con lo sguardo sui tanti dettagli della campagna, dei boschi e delle colline della Valle dell’Era che si sono appena percorsi. Se si vuole proseguire in un confort rilassato, si può accedere al piano inferiore dove c’è una moderna caffetteria con ampie vetrate sullo stesso panorama.
PHOTO GALLERY PECCIOLI
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