Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Viaggi d’affari e Pil verso la ripresa

La ricchezza del Paese si rispecchia nell’andamento del settore business travel. A fotografare il tandem è l’Uvet Travel Index, che registra un lieve aumento delle trasferte di lavoro per effetto delle destinazioni intercontinentali. Dubai ormai attrae più di New York

Viaggi d'affari e Pil verso la ripresa

Nel secondo trimestre del 2013 rallenterà la caduta del Prodotto interno lordo in Italia. La rosea previsione arriva dall’Uvet Travel Index che ha individuato una relazione scientifica ed econometrica tra l’andamento dei viaggi d’affari e il Pil. L’Uvet Travel Index è stato ideato dal gruppo Uvet che opera nella distribuzione turistica con 2,2 mld di euro di giro d’affari, e curato, per la parte scientifica, da The European House Ambrosetti. Confrontando una serie numerica compresa fra il 1° gennaio 2006 e il 30 giugno 2013 si è verificato che il trend dei viaggi d’affari rispecchia al 94% l’andamento del Prodotto interno lordo del Paese.

“Più volte – afferma Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet – abbiamo detto che c’è una correlazione tra andamento dei viaggi d’affari e Pil, ora abbiamo dato una veste scientifica a questa nostra intuizione e nei prossimi mesi contiamo di dare la prima previsione ufficiale”. L’indice si basa sulle rilevazioni della Business Travel Survey (BTS), l’indagine periodica che monitora i trend nel settore dei viaggi d’affari elaborata da Uvet American Express, la società del gruppo Uvet specializzata nella gestione della mobilità aziendale. Secondo gli ultimi dati disponibili, nei primi sei mesi del 2013 le trasferte di lavoro sono cresciute del 2% rispetto all’analogo periodo del 2012. Contemporaneamente vi è stata, però, una riduzione della spesa media (-4%), segno che le aziende ricercano le soluzioni più vantaggiose per ridurre il costo dei viaggi di lavoro favorite anche dalla strategia di prezzo dell’offerta.

Le mete intercontinentali alimentano le trasferte business

Dubai
Dubai

A trainare questo lieve incremento sono soprattutto le mete intercontinentali (+6%), mentre segnali di sofferenza provengono dal mercato europeo, dove le trasferte aeree sono state in calo del 2%, e da quello nazionale che ha evidenziato una riduzione degli spostamenti dell’8%. Le spese in viaggi aerei hanno registrato complessivamente un calo, soprattutto grazie al minor costo del biglietto aereo, ridottosi mediamente del 6% sui voli intercontinentali, del 5% su quelli nazionali e del 3% su quelli europei. Sul mercato interno prosegue l’ascesa degli spostamenti in treno grazie anche all’aumento dell’offerta nel segmento “alta velocità”: +10%. La presenza di due operatori concorrenti nel settore ha, inoltre, favorito la riduzione del costo medio del biglietto: dai 60 euro del 1° semestre 2012 ai 56 euro del 1° semestre 2013. I dati della Business Travel Survey 2013 sulle destinazioni più gettonate da chi si sposta per lavoro evidenziano sul fronte intercontinentale una crescita delle trasferte verso Dubai che, con una quota del 5,3% sul totale trasferte nel primo semestre 2013 (4,4% nello stesso periodo del 2012), è stata la principale meta. Contemporaneamente, New York ha perso la propria leadership, passando da una quota del 5,5% (1° semestre 2012) a una del 4,8% (1° semestre 2013). Come già rilevato nel semestre precedente, prosegue il calo delle trasferte aeree verso i paesi BRIC, ma con Brasile e Russia in crescita, India e Cina in diminuzione. Se nel primo semestre 2012 erano il 6,1% del totale ora sono il 6%.

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Parigi avanza, Roma rallenta

Parigi
Parigi

Sul mercato europeo Parigi rimane la meta più battuta da manager e dipendenti di aziende attive in Italia: sulla capitale francese nel primo semestre di quest’anno si è concentrato il 13,4% di tutte le trasferte (12,6% nello stesso periodo 2012). Cresce anche Madrid, con una quota passata dal 3,6% del 1° semestre 2012 al 3,9% del 1° semestre 2013. Meno frequentate, rispetto alla prima metà del 2012, Francoforte (dal 4% al 3,4%), Monaco (dal 3,3% al 3,1%) e Bruxelles (dal 6,5% al 6,1%). Sul mercato domestico, la Business Travel Survey evidenzia meno movimento per affari verso Roma, scesa nel primo semestre 2013 sotto il 30% (28,2%) contro il 30,7% del 2012. Si è viaggiato di meno anche verso Torino, dal 3,8% del primo semestre 2012 al 3,5% di quest’anno. Si viaggia di più per lavoro, invece, verso le altre mete nazionali: Milano (dal 30,7% al 31,1%), Napoli (dal 6,7% al 7,1%), Catania (dal 5% al 5,3%), Bari (dal 3,1% al 3,5%), Venezia (dal 2,9% al 3,5%), Genova (dal 2,8% al 3,2%) e Palermo (dal 2,5 al 2,6%).

(09/07/2013)

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