Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Un angolo per buongustai nella Roma di Trilussa

Nel cuore dell’autentica Roma l’Enoteca Ferrara, un luogo di ritrovo per chi davvero ama circondarsi di belle e buone “cose”: ambienti raffinati, cucina d’altri tempi, vini ricercati e bevande pregiate (the, caffè) da terre lontane

Un angolo per buongustai nella Roma di Trilussa

A Roma, nel cuore di Trastevere, all’angolo tra piazza Trilussa e vicolo del Moro, c’è l’Enoteca Ferrara: uno dei maggiori “luoghi del gusto” in Italia.

Le sorelle Maria e Lina Paolillo, la prima chef e l’altra sommelier, aprirono il locale nel 1988 in via dell’Arco di San Callisto, sempre a Trastevere. Nel 1996 il trasferimento in via del Moro, dove gli ambienti sono di rara bellezza: un palazzo del quindicesimo secolo, che conserva ancora il soffitto a travi dell’epoca. Dove un tempo si trovava il chiostro del convento di Sant’Eufemia, sono state realizzate le varie salette del locale con pavimenti di marmo, tavoli in maioliche dipinte, pietra viva alle pareti, mobili antichi. Il marchio “Enoteca Ferrara” raccoglie in 500 metri quadri, oltre all’omonimo ristorante gourmet, anche il “Ferrarino” (osteria più sfiziosa ed economica) e “La Mescita” (wine bar). In totale, centoventi coperti.

“Enoteca Ferrara”, ricette semplici e originali

Un angolo per buongustai nella Roma di Trilussa

Per arrivare all’Enoteca Ferrara, da Piazza Trilussa si accede alla prima sala: al bancone del wine bar si degusta in piedi o su eleganti sgabelli un calice di vino accompagnato da assaggi di fritti, cous cous, bruschette e formaggi; scendendo due gradini si arriva nella saletta con i tavoli riservati a una degustazione più tranquilla e al relax. Poi c’è il ristorante, le cui luci soffuse ricreano l’atmosfera familiare ed informale del salotto di casa. Nella sala successiva, o da vicolo del Moro, si entra al “Ferrarino”, aperto a pranzo e a cena per un pasto informale.

La cucina del “Ferrarino” è basata sulla tradizione italiana contadina: zuppe, polente, umidi, sformati, quinto quarto, salumi, formaggi e verdure di stagione. Al ristorante, invece, una cucina più sofisticata, ma sempre seguendo la tradizione delle varie regioni italiane. Tra gli antipasti, la vellutata di pomodori barzotti con insalata di calamari e ortaggi, il cous cous alla trapanese con filetti di gallinella, pomodorini del Piennolo e basilico, l’insalata di spaghettini e ricci di mare con lemon grass, granadilla e filetti d’arancia, la cassatina di ricotta di bufala e tartare di salmone bardata di affumicato scozzese.

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Al ristorante, caffè dei Caraibi e the dall’India

Un angolo per buongustai nella Roma di Trilussa

Tra i primi piatti del ristorante, gli gnocchi di patate di montagna con fonduta e tartufo nero pregiato, la tavoletta di radicchio tardivo, uvetta e mandorle con ravioli di foie gras con sugo d’arrosto, le pappardelle di grano saraceno con ragout vegetale di friggitelli, fave, fagiolini e piselli. Tra i secondi, il maialino da latte cotto al forno a bassa temperatura con carciofo “alla giudìa” e il baccalà in cocotte con i ceci, le olive nere e filetti di pomodoro. Per quanto riguarda la lista dei vini, basta dire che il locale ha vinto nel 2003 l’Oscar assegnato dall’AIS per la migliore enoteca italiana, con ben 1300 etichette. Poi c’è anche la carta dei the, dei distillati e dei caffè, tra cui alcuni introvabili come Porto Rico Fino AA, Santo Domingo Pacadulce, Indian Nugget, Chickmagalur e il Santos Montecarmelo purodolce. (13/07/2011)


Per informazioni: Enoteca Ferrara, piazza Trilussa 41 Roma – telefono: 06-58333920, indirizzo e-mail: info@enotecaferrara.it, sito internet: www.enotecaferrara.it.

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