Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Il Viaggio perfetto

Viaggio perfetto Bruno Catalano Voyagers

Sono sempre di più le persone che viaggiano ogni anno spostandosi per cielo, terra e mare. Ma si sposteranno alla “ricerca” di cosa? Il “Viaggio perfetto” potrebbe trovare risposta (forse) in alcune considerazioni declinate per “gruppi” e quindi in rigoroso ordine alfabetico. Sarebbe bello se …

viaggio perfetto Turisti foto-Mostafameraji
Turisti foto-Mostafameraji

Dappertutto, per chi si occupa di “turismo”, è il momento di tirare le somme. Quante persone sono arrivate, quante ne potevano arrivare; quanto si è speso per accoglierle, quanto si è fatturato, quanto è rimasto in cassa per programmare l’anno nuovo. Per gli addetti ai lavori, un’impresa titanica. E il turista? A parte il fatto che sarebbe bello parlare di “viaggiatore” (consapevole) e non di semplici “pedine” da piazzare dove più fa comodo, cosa si aspetta il turista da questo turbinio di numeri e progetti che gli passano inconsapevolmente sopra la testa? E cosa può “dare”, da parte sua, in termini di più qualificata “presenza”? Parafrasando quindi la “Tempesta perfetta” del fascinoso George Clooney da Laglio (lago di Como) il “Viaggio perfetto” potrebbe trovare risposta (forse) in alcune considerazioni declinate per “gruppi” e quindi in rigoroso ordine alfabetico. Con l’augurio finale che alcune di esse, da semplici utopie, si tramutino in realtà.

Viaggio perfetto. I mezzi di trasporto (Volare, oh ooh!)

Viaggio perfetto AereoAerei – Davvero sicuri; lo dicono le statistiche dei trasporti per cielo. Allora ecco l’augurio per l’anno nuovo: aeromobili controllati anche nei paesi più poveri e quindi più a rischio, fornendo aiuti finanziari e tecnici e non rifilando loro modelli già asmatici che verranno bollati come “carrette dei cieli” quando (inevitabilmente) cadranno. E per chi sale a bordo, oltre all’augurio di non dover viaggiare con le ginocchia in gola, anche il consiglio di verificare lo “stato di salute” (è nei loro diritti) dell’aereo che prendono.

Auto – Qui i consigli sono inutili. Auto comoda, comodissima: si parte da casa e si arriva sull’uscio della meta scelta per le vacanze. In mezzo, ci sta tutto: code chilometriche, inquinamento, malori per il caldo (o il freddo) incidenti, ritardi, comportamenti che definire “incivili” è puro eufemismo. Tutti insieme, appassionatamente, negli allucinanti esodi che accomunano l’agosto ai molti “ponti” dell’intero anno. Anche se alla fine i turisti sono felici di andare dalla pensione Genziana (cento metri dal mare) sino alla spiaggia in SUV. E così sia.

barcaBarche – Dove si fa riferimento ai mega-yacht, appannaggio dei Vip e scendendo nella scala dei valori, ai catamarani, motoscafi, barche a vela, gommoni ecc., che intasano le coste rendendo talvolta pericoloso nuotare a più di venti metri dalla riva; dovrebbero “girare  al largo” (appunto). Ma si sa, come si fa a farsi notare, restando in alto mare?

Bici
– Non inquinano, sono silenziose. Vanno bene al mare, in montagna, in campagna; un po’ meno nelle città, dato che è il marciapiede ad essere “velocipedizzato”!

Viaggio perfetto CrociereNavi – Bellissime le crociere: relax, dolce far niente, serate eleganti e intriganti per conoscere nuovi amici. Peccato quelle pause obbligate delle escursioni a terra. Poche ore, seguendo l’ombrellino della guida, alto sulla folla dei vacanzieri, con la pretesa di “visitare” una città mentre la nave, dal porto, dà fiato alla sirena pronta a ripartire.

Pullman – C’è chi va a Kiev, a Casablanca, a Bucarest e persino a Rossano Calabro (da Milano). Un viaggio “night and day” (volendo)  davvero avventuroso; in compagnia degli immigrati che tornano a casa ad intervalli di tempo regolari, carichi di euro e di nostalgia.

Treni – Tav o non Tav, il treno è sempre di moda; anche quando deraglia, accumula ritardi da infarto, ha materiale rotabile più che datato, lascia a desiderare per il comfort e la pulizia. Ma vuoi mettere la magia dei paesaggi italici che attraversa? E chi se ne frega della puntualità svizzera o dei treni superveloci del Giappone!

Viaggio perfetto. I “trasportatori” (Con te, partirooo!)

Foto:Ente nazionale turismo olandese
Foto:Ente nazionale turismo olandese

Agenzie di viaggio – Assieme ai Tour Operator,  promuovono mete che “tirano”. Più che giusto. Peccato che a volte, con il viaggiatore indeciso, il personale sia avaro di suggerimenti, altrettanto utili per il business, sulle innumerevoli destinazioni che (ufficialmente) hanno in portafoglio. Un corso accelerato di nozioni geo-politiche-sociali e di sana psicologia di vendita non guasterebbe.

Animazione – Riprovevole e collaudata attività che coinvolge (obtorto collo) i tre quarti dei vacanzieri. Ballare, nuotare ballando e facendo acquagym; sudare insieme perché fa bene alla salute, ridere e divertirsi a comando, arrivando alla fine della giornata spossati ancor prima di fiondarsi in discoteca. Gli animatori sono pagati per farlo e chi è in vacanza paga perché è “trendy” essere intruppati. L’alternativa? Una ragionevole attività fisica e molto, molto riposo.

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cibo

Cibo – Chi ospita, ha capito l’importanza di dare a chi è in ferie cose buone e sane da mangiare; non sempre è così, purtroppo, ma sono stati compiuti molti passi nella giusta direzione. Chi è ospitato, oltre al peso forma e al colesterolo, dovrebbe tenere sotto controllo anche i propri comportamenti, perché tanto “è tutto compreso nel prezzo”. Hic!

Compagnia – Poca brigata, con quel che segue. E’ il tormentone di chi è costretto a trascorrere le proprie ferie con un “gruppo” che pareva così ben assortito e che invece sforna lagnosi e rompiballe ad ogni sosta o escursione. Ma prima o poi, per fortuna, la “vacanza” finisce!

Guide – Simpatiche persone che fanno il loro onesto lavoro. Per evitare di correre dietro al famoso ombrellino ed essere sospinti nel negozietto dei ricordi o degli spuntini, sostitutivo magari di una visita più approfondita fra i templi di Segesta, occorre una “decisa” personalità. Non tutti ce l’hanno.

Lusso – Dicono che chi non bada a spese, snobbi i luoghi frequentati da chi ricorre agli “inclusive tour”. Non è sempre vero. I ricchi, spesso, amano “mescolarsi” alla gente che ricca non è. Il problema, semmai, è che non avviene mai il contrario.

Pubblicità – Difficile resistere al fascino di cataloghi e depliant, di filmati o spot televisivi. Difficile scegliere tra la vecchia Europa o l’emergente Cina. Alzi la mano chi riesce ancora a decidere di partire senza farsi influenzare dall’avvolgente e non di rado invadente tam-tam degli addetti ai lavori. Chi ce la fa, vacanza gratis! Ma offrono anche quelle, per chi acquista auto, moto, computer, pentole, coperte, lenzuola…

Viaggio perfetto. I “trasportati” (Ti sogno California e un giorno io verrò)

Viaggio perfetto Sharm El SheikkAffollamento – E’ una costante, ovunque ci si rechi. Dalle spiagge adriatiche a quelle di Ibiza, colonizzate dai milanesi. Dalla splendida Riviera Maya, con alberghi che in fatto di mole quasi umiliano le famose vestigia, alle spiagge della lontanissima Phuket o dell’ormai vicina Sharm-El-Sheikk, nelle quali sbarcano truppe d’assalto che si pigiano, felici per il loro “tutto compreso”. Per il 2007, “ricerche” più ragionate, più godibili in definitiva, magari sulle tracce di modesti ma convinti “passaparola”. Scavalcare l’oceano non l’ha ordinato il dottore. Ci sono centinaia di posti altrettanto belli, più vicini e sicuramente meno congestionati.

Cultura – Se ne riempiono tutti la bocca, spesso a sproposito. Ma è, quella “culturale”, una vacanza molto gettonata; fa chic, bisogna ammetterlo. Poi resta da vedere se ci si muove per musei, monumenti, mostre, rovine archeologiche ecc., con l’intenzione di apprendere cose nuove, o se invece ci si sposta a mandria persino al Louvre o agli Uffizi, pronti in alternativa ad infilarsi per ore nel primo negozietto di paccottiglie e da qui direttamente in albergo.

Esotismo – Esotismo a tutti i costi, per la videocamera o il digitale, per poter dire poi agli amici “…pensa, hanno ancora l’anello al naso”. E’ così difficile impiegare tatto e buona educazione, a contatto con civiltà che erano luminose quando da noi si viaggiava nel fango con carri trainati da buoi?

Deserto Marocco

Fai-da-te – E’ la grande scoperta, grazie a Internet, dei nostri giorni. Va tutto bene, per carità, salvo poi non lamentarsi se si è costretti, magari in pieno deserto, ad aspettare il passaggio del prossimo cammello.

Lingua – Non si chiede, a chi viaggia, di sapere declinare i verbi in coreano o swahili,
ma impiegare qualche semplice parola della lingua locale, non guasterebbe proprio.
Il beneficio, in termini di immediata simpatia e aiuto, sarà una piacevole sorpresa.

Nozze – Matrimoni all’americana, in posti esotici e non. Dal cocktail di benvenuto, alla cerimonia con torta, poi tutti in piscina. Oppure il giro del mondo tutto compreso; un’ora  a Dubai, tre a Delhi, cinque a Singapore (paradiso dello shopping) due giorni per mezza Australia, i monoliti dell’isola di Pasqua, le cascate di Iguazù, una puntata a Dakar, per ritornare a Parigi (o Londra o Roma o dove si vuole) dove, stanchi morti, già si pensa al divorzio.

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Passaporto – Con un piede sulla scaletta dell’aereo, ci si accorge di: a) averlo dimenticato a casa; b) scoprire che è scaduto; c)  non aver messo la marca per i paesi extra Unione Europea; d) non aver richiesto il visto, eccetera. Per non parlare dell’importanza di tale documento quando ci si reca in zone notoriamente difficili, alle prese con funzionari pignoli: Africa, Asia, sud America e Stati Uniti, ossessionati dal timore di “importare” terroristi.

Programmazione – Prima della partenza, settimane a consultare guide e carte geografiche, ad inviare mail per avere prezzi e prenotare, ad avvisare amici e conoscenti del luogo che si visiterà, per essere assistiti quando si arriva. Poi, all’ultimo momento (esausti) si decide per una vacanza “bagni e piadina”.

Soldi – Se non si appartiene all’élite dei privilegiati, ogni spesa è giustificata se messa in rapporto alle personali disponibilità. E vero che il vecchio adagio recita: “chi si accontenta gode”; ma è altrettanto vero che si può “godere” una vacanza anche “accontentandosi” di gestire bene il budget a disposizione.

Viaggio perfetto. Natura (Il mondo, non si è fermato mai un momento)

viaggio perfettoAmbiente – Questa voce riguarda tutti. Chi costruisce dissennatamente ogni chilometro di costa, chi sfregia permanentemente le montagne per tracciarvi piste da sci sotto utilizzate, chi scarica ogni lordura in mare e va a caccia di bandiere blu e chi per mare naviga e vi getta ogni rifiuto. Ma anche chi reclama a gran voce un “ambiente” sano per sé e per i propri figli e a questi ultimi consente di comportarsi da perfetti “chissenefrega”. Insieme a milioni di persone che già hanno deciso con i fatti di rispettare questa povera terra, sarebbe bello che il consorzio umano riflettesse su un’ipotesi di collasso non così lontana nel tempo e facesse in modo di darsi una regolata.

Campagna – Ah, la campagna! Rilassante, verde, silenziosa. Il fruscio delle foglie mosse dal vento, il cinguettio degli uccellini…. se non fosse per le solite auto (SUV compresi) che punteggiano i prati, per le piste di go-kart, per i solchi lasciati dalle mountain-bike,  per le “camminate” fra la natura degli appassionati di pic-nic che poi lasciano di tutto e di più sull’erba. Tanto, alla fine, ci sono le “giornate” degli ambientalisti a riempire sacchi di immondizia.

Cataclismi – Spaventosi, disastrosi e forse anche ineluttabili. Certo è che fin che c’è gente che parte per luoghi e in mesi nei quali in Asia o nei Caraibi ci sono uragani, tifoni,  tornado, il rischio, bene che vada, è quello di rovinarsi la vacanza. Mancasse il modo di informarsene prima…mah!

Clima – Pioggia se si è al mare o in montagna (c’è sempre il letto o la scala quaranta) caldo atroce (senza il refrigerio del mare) in Africa o freddo bestia se il Polo decide di proteggere gli orsi bianchi. Va tutto messo in preventivo. Sono le vacanze-no. Speriamo che il 2007 sia benigno con tutti.

Mare – Bellaria, Fregene, Pietra Ligure, Mondello. Il trionfo dell’estate e delle pance al sole. A questi vacanzieri “stessa spiaggia, stesso mare”, rimarrà il sogno per l’anno dopo di luoghi dai nomi affascinanti: Bora Bora, Zanzibar, Bermuda, Seychelles. Qui, è tutta un’altra storia. Le pance al sole sono multietniche.

MontagnaMontagna – Sempre meno neve d’inverno, per via del famigerato effetto serra, sempre meno verde d’estate per il proliferare di chalet, villini e alberghi. Ma le formiche vacanziere vanno dappertutto. A respirare aria buona (dicono) anche se non la si trova nei fondovalle che frequentano. D’altronde, anche la cima dell’Everest è diventata una pattumiera.

Viaggio perfetto. Città (Com’è bella la città, com’è grande la città)

Attentati – La bestia nera del XXI secolo; il terrore, il più delle volte irrazionale, che attanaglia chi si appresta a compiere un viaggio. Un diverso atteggiamento in questo caso riguarda proprio i fruitori. Se c’è stato un attentato a Bali,  a Madrid o a Londra, perché mai eliminare dal programma una vacanza in Indonesia, in Spagna o nelle isole britanniche?

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Avventura – Se ne è perso il senso, il profumo, il mistero, quasi il batticuore. Saprà il 2007 risvegliare questa antica “voglia”? L’avventura è ovunque e non solo nello scoprire mete lontane, peraltro già abbondantemente scoperte.

Roma
Roma

Città – Ma lo sapete come si sta bene in città, d’estate? Meno auto, meno gente, senza l’assillo dei parcheggi, delle code, eccetera? Solo voglia di camminare o di leggere un buon libro. La città, quella in cui si vive, auspicabile alternativa vacanziera per il 2007.

Diversi – Il mondo è pieno di “diversi”. Diversa è anche la persona più cara che ci accompagna. “Diverso” è invece chi non riesce a guardare oltre il proprio naso, chi vede ma fa finta di non vedere o, peggio ancora, non riesce a nascondere un moto di fastidio o repulsione.

Guerre – Alla larga, gente, dai luoghi dove si spara o dove si rischia di essere sequestrati. Parole al vento, purtroppo. Agli incoscienti che si ostinano ad infilarsi nei guai, dovrebbero venire addebitati i “costi” (riscatti, mediazioni, trasporti) che la comunità sostiene per recuperarli.

Mete – Ci sono quelle reali, fra le quali scegliere e ci sono quelle dell’anima. Perché dunque non provare a compiere un viaggio alla ricerca dell’essenza delle “cose”? Luoghi storici nei quali far rivivere con lo spirito i protagonisti di un tempo; riscoperta delle tante “vie per Damasco” per guardarsi dentro; santuari della natura per un benefico raffronto con la nostra “piccolezza”; compagni di viaggio in grado di “dare” senza prevaricare e di “ricevere” senza spocchia: un viaggio con l’amicizia. E mille altri ancora.

Il Viaggio perfetto

Povertà – In molte aree del mondo si cammina tra moltitudini di poveri. Ad alcuni tutto ciò dà terribilmente fastidio; per altri è motivo di “partecipazione” tutto sommato esagerata, quindi fuori luogo. Il più delle volte, bastano piccoli gesti gentili e piccoli doni non ostentati. Il sorriso (specie dei bimbi) sarà allora uno scampolo di serenità.

Pregiudizi – Gli arabi sono tutti infidi, se non addirittura terroristi; i francesi sciovinisti, i tedeschi “gnucchi”, gli svizzeri pignoli, quindi noiosi. In Africa prendi l’AIDS o la malaria, in India hai le vacche agli ingressi degli hotel, mentre a Malindi ti borseggiano per strada. Tutti via, con la valigetta piena di luoghi comuni, sempre quelli, anno dopo anno. Ma per fortuna arriviamo noi, italiani caciarosi, pastasciuttari e canterini, tronfi per la nostra millenaria “cultura”, per avere il “paese più bello del mondo” che lasciamo per far vacanza all’estero. E per sentirsi dare dei “mafiosi”.

ReligioniReligione – Non è più, purtroppo, un sentimento da conservare (per chi crede) solo nell’anima, da quando viene presa a pretesto per mascherare differenti manovre che di mistico hanno ben poco. Vige un’unica regola, per chi si reca in altri paesi: massimo rispetto per i luoghi, i cerimoniali, le consuetudini, i fedeli. Parole e gesti misurati, sia nei templi delle grandi religioni monoteistiche, sia nelle capanne dei riti vodoo o in quelle africane nelle quali si praticano credenze animistiche.

Viaggio – E’ l’ultima voce dell’alfabeto 2007. Il “viaggio”, qualunque esso sia e per essere appagante, deve rispondere alle aspettative di ognuno di noi. Esiste una letteratura sterminata in proposito e tutti quelli che hanno scritto dando testimonianza delle proprie esperienze, sono giunti alla conclusione che il viaggio (lungo o breve, vicino o lontano, reale o metaforico) finisce per acuire il senso di lontananza dalla propria casa, dalla propria terra. Lo ha sperimentato, fra i molti, l’immortale Ulisse, secoli fa. E’ così anche per noi. In definitiva, il bello della vacanza è tornare a casa.

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