Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Archeologia sperimentale in Liguria

Il prossimo 17 settembre si terrà la prima edizione del Paleofestival, nel parco del castello di San Giorgio di La Spezia. La giornata dedicata alla divulgazione della preistoria

Archeologia sperimentale in Liguria

La Liguria ospiterà per la prima volta un evento di archeologia sperimentale divulgativa sulla preistoria. II prossimo 17 settembre 2005, infatti, l’Istituzione per i Servizi Culturali di La Spezia darà il via alla prima edizione del Paleofestival nel parco del Museo Civico Archeologico all’interno del Castello medievale di S. Giorgio, con ingresso gratuito per adulti e bambini riportandoci nella Preistoria, nell’epoca del paleolitico, mesolitico e neolitico. “Si tratta di sperimentare l’archeologia sperimentale – ci spiega Donatella Alessi, dei Servizi Culturali di La Spezia – proponendo una didattica nuova, basata sull’interattività”.  Vi saranno, infatti, momenti di incontro interattivi condotti da Edoardo Ratti, Alfio Tomaselli e Lucio Milani che da anni svolgono la missione di divulgare la preistoria in modo coinvolgente ed itinerante. “Seguire le attività di archeologia sperimentale -racconta ancora la Alessi-  significa che i visitatori impareranno durante i laboratori ad accendere il fuoco, per esempio, oppure a scheggiare la selce, a realizzare della ceramica, lavorare l’osso e il corno, levigare la pietra, utilizzare le armi da getto per la caccia, e ripercorrere la storia evolutiva dell’uomo attraverso calchi di crani dei nostri antenati. Insomma, sarà possibile riprodurre alcune delle attività artistiche e artigianali preistoriche più importanti”. Inoltre, nell’area, solitamente adoperata per le simulazioni di scavo archeologico a scopo didattico, sarà possibile osservare come lavorano gli archeologi sul campo ed a quali problematiche vanno in contro per recuperare e studiare i preziosi reperti prima di essere esposti nei musei.

Archeologia sperimentale in Liguria

“Divulgare la preistoria al grande pubblico -sottolinea Edoardo Ratti- 
richiederà sempre più che si faccia uso della sperimentazione”. Non
dimentichiamo che “la storia della divulgazione inizia con la
preistoria – suggerisce l’archeologo- quando l’uomo imparava soltanto
grazie alle esperienze riproducendo più volte lo stesso utensile e si
trovava nella necessità di comunicare le scoperte al gruppo di cui era
parte pur non conoscendo ancora l’uso della parola. Egli scoprì così
uno dei modi più efficaci per trasmettere le conoscenze e che oggi
stiamo cominciando a riscoprire, cioè quello della partecipazione
coinvolgente”. “Oggi educhiamo con la sola teoria. Meglio sarebbe però
se questa fosse coinvolgente quanto la pratica, di cui a volte non
possiamo fare proprio a meno”.
Un’idea e un progetto che il comune
di La Spezia ha deciso di sostenere per valorizzare la cultura e la
ricchezza che questa terra custodisce. Troppo spesso, forse,
dimenticata. A pochi passi da spiagge e splendidi borghi marinari, si
trova la cultura e la storia di questa regione. Una meta di viaggio per
rivivere davvero il tempo che fu.

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Per informazioni visitate il
sito www.archeolink.it di Edoardo Ratti, www.archeologiasperimentale.it
di Alfio Tomaselli  e www.paleontologiaumana.it di Lucio Milani

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