Da questi controlli è possibile valutare l’attenzione alla sicurezza di una compagnia aerea?
Le ispezioni Safa riguardano solo un aereo, non l’operatore nel suo complesso, l’attività che svolge, il sistema di sorveglianza adottato. Per questo motivo una black list, una lista “nera” redatta solo sulla base di queste ispezioni, secondo il nostro punto di vista sarebbe fuorviante. Noi riteniamo efficace un sistema integrato che comprenda ispezioni Safa e altre operazioni di sorveglianza, insomma, tutto ciò che mi permette di capire come funziona l’operatore, come gestisce il tema della sicurezza.
I provvedimenti decisi a livello nazionale non dovrebbero coordinarsi con un piano europeo?
Credo che ogni risultato di un’indagine nazionale su una compagnia aerea dovrebbe essere recepito a livello comunitario; a patto che si tratti di uno studio completo e documentato, non di un esame parziale.
In questi ultimi mesi si sono verificati molti incidenti che hanno preoccupato l’opinione pubblica. Che cosa si può dire ai passeggeri italiani?
L’aereo è e resta un mezzo di trasporto sicuro, che è inserito in un sistema già ben sorvegliato. L’obiettivo dell’Enac è dare ulteriori garanzie e migliorare il livello di sicurezza su tutti gli operatori”.