Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Giuseppe Cassarà: “Cambia il ruolo dell’agente di viaggio”

Il nuovo presidente di Fiavet nazionale annuncia i primi progetti varati dalla giunta e gli obiettivi futuri. A partire da una comunicazione più stretta con gli associati

Giuseppe Cassarà
Giuseppe Cassarà

“Il ruolo dell’agente di viaggio sta cambiando. Sarà sempre di più un consulente e non un semplice intermediario”, dichiara Giuseppe Cassarà, neo presidente in Fiavet nazionale dal febbraio scorso. Il programma per il 2006, per la Federazione italiana associazione imprese viaggi e turismo, è stato annunciato poche settimane fa dopo la prima convocazione della giunta, con la divulgazione di due progetti, il Marchio di Qualità e il Settore giovani agenti. Cassarà, 70 anni, titolare della Coretur di Palermo, già attivo in incarichi istituzionali ricoperti in Fiavet Sicilia e a Roma, come vicepresidente unico del vertice nazionale, delinea gli aspetti principali dei due progetti.
Come è strutturato il Settore Giovani Agenti di Viaggi?
Diciamo subito che è una novità assoluta in Fiavet. Il responsabile in Giunta con la delega ai giovani è Nicola Gonfiantini, si occuperà di costituire il primo gruppo nazionale giovanile, grazie alle segnalazioni delle Fiavet regionali. Pensiamo di proporre momenti di formazione per i giovani già impegnati nella professione, che siano imprenditori, funzionari, direttori tecnici. L’obiettivo è realizzare una classe dirigente giovanile preparata su basi scientifiche, non più semplicemente “autodidatta”.

L'importanza della formazione
L’importanza della formazione

Il progetto è rivolto solo agli operatori che già lavorano  nel settore?
No, pensiamo di siglare anche accordi con le università, per raggiungere i più giovani che studiano materie attinenti al nostro settore ma non sono ancora entrati nel mondo del lavoro. Vorremo avviare delle proposte di stage, anche con formule diverse rispetto a quelle tradizionali: periodi più lunghi, quasi un’integrazione permanente di studio e lavoro, mirati a far conoscere meglio l’aspetto pratico della professione.
Il secondo progetto annunciato è il Marchio di Qualità. Di che cosa si tratta?
Il Marchio di Qualità Fiavet dovrà contraddistinguere le offerte di viaggio che rispettano criteri rigorosi, a tutela del consumatore e delle agenzie stesse. Precisiamo: le agenzie sono degli intermediari tra il cliente finale e i tour operator, non sono loro a organizzare i pacchetti vacanza che poi vanno a proporre. In qualità di organizzazione nazionale però, Fiavet ha la responsabilità di tutelare gli interessi generali e per questo motivo ha pensato al Marchio di Qualità.
Come verrà assegnato il marchio?
Il primo passo è aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori e firmare un protocollo di regole comuni, per definire le caratteristiche che deve avere un buon prodotto di viaggio. Chi rispetta questi criteri avrà diritto al marchio di qualità. Il titolo servirà a riconoscere le agenzie e le proposte di viaggio con determinati standard qualitativi, concordati con chi rappresenta il cliente finale.

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Il marchio dovrebbe aiutare il turista nella scelta del viaggio?
Cerchiamo di razionalizzare il mercato, che oggi spesso assomiglia a una “giungla” e in questo modo vogliamo proteggere il consumatore e le agenzie. Il marchio potrebbe ridurre il rischio di contenziosi e conflitti tra il cliente, l’agenzia, il tour operator.
Un modo per contraddistinguersi e restare competitivi nell’era di Internet e delle nuove tecnologie…
Sono convinto che il ruolo dell’agente stia vivendo una fase di cambiamento, ma credo anche che non potrà essere sostituito da Internet. Sempre meno intermediario puro, forse, ma più consulente, maggiormente in grado di offrire garanzie, criteri certi per distinguere le buone occasioni di viaggio ed evitare le frodi.
Quali sono gli altri progetti di Fiavet nazionale per il 2006?
In cantiere abbiamo altri progetti per migliorare le garanzie e la qualità delle offerte di viaggio, come l’avvio di un rapporto più stretto con Enac per i controlli e la verifica della sicurezza dei voli. Pensiamo poi di rinnovare il sistema di comunicazione di Fiavet nazionale, anche con modifiche al sito Internet, perché la nostra attività sia divulgata in modo sempre più capillare. Soprattutto però, avvieremo iniziative per raccordarci meglio con le rappresentanze regionali e con i singoli associati. Credo fermamente che la politica di vertice debba essere la sintesi delle istanze della “base”, lavoreremo con questo obiettivo.

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