Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Compagni di viaggio

Capita. Si parte in compagnia e si torna a casa soli. O viceversa. Può anche succedere che lo spirito viaggi in compagnia e ritorni solitario come quando era partito. Questo perché ad ogni don Chisciotte compete il suo personale Sancho Panza

L’alfabeto della “scelta”

Compagni d'avventura
Compagni d’avventura

Tutti lo desiderano “Affidabile”, “Allegro” e “Aperto”, ma non troppo; magari “Amorevole”, quando si può.
“Burlone”, anche, perché è bello stare con qualcuno che ti sa far ridere. “Comprensivo”, “Curioso”, “Calmo” e “Chiaro”: niente stress gratuito o fastidiosi malintesi!
“Dolce” e “Discreto”; deve saper lasciare spazio, il buon compagno di viaggio e non invadere l’intimità altrui.
“Energico”, “Entusiasta”, “Elastico” e bene “Educato”. Doti apprezzabili se accompagnate a un gesto cortese.
“Furbo”, inoltre; magari ti aiuta a non farti fregare! “Fantasioso”, per farti vedere cose che la tua mente non vede. “Fiducioso” e “Felice”; è pesante viaggiare con qualcuno che si lamenta sempre o non sorride mai.

Sri Lanca, una noce moscata
Sri Lanca, una noce moscata

E poi, “Forte”. Quando si è stanchi e si ha davvero bisogno che qualcuno ci dia una mano.
“Gioviale”, “Giocoso” e “Giusto”: compagno di viaggio o di vita che sia, stare con una persona saggia arricchisce il cuore.
“Homeless”, così non soffre la nostalgia di casa; “Hippy” per chi rimpiange i figli dei fiori, ma soprattutto, il compagno di viaggio ideale, dovrebbe essere un bravo Hitch-Hiker; non tutti sono fortunati nel praticare l’autostop!
“Instancabile”, “Intraprendente”, “Indipendente”, in modo da non pesare sui compagni d’avventura. E c’è chi, per completare la lettera “I”, ha sentenziato: il compagno di viaggio migliore è quello “Immaginario”. Sognare costa poco.

Quante “doti”, deve avere!

Sospesi nell'aria tra le vette dell'Himalaya
Sospesi nell’aria tra le vette dell’Himalaya

Ancora: “Libero” (e qui parlavano i viaggiatori solitari).
“Migratore”, dunque perennemente in movimento; un vero compagno di viaggio che non si fermerà mai.
Per la lettera “N”, dai più intransigenti, è stata scelta la parola “Nessuno”. Ma se c’è, il buon compagno di viaggio deve essere “Ottimista” e, naturalmente, “Onesto”.
L’alfabeto della “compagnia” volge al termine e i “pensierini” arrivano tutti, in fila indiana.
“Profondo”, per belle e lunghe chiacchierate; “Prudente”, per evitare di cacciarsi nei guai, “Paziente” per sopportare a sua volta chi gli è compagno e anche “Presente”; capace cioè di assaporare il momento nella sua pienezza, senza perdersi nei ricordi o nei progetti futuri.
Soltanto “Qualcuno”, dunque, saprà essere un buon compagno con cui condividere un viaggio: una persona “Rilassante” quando serve, “Riservata”, “Rispettosa” e “Responsabile”: di sé stessa, in primo luogo, quindi per gli altri.

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