Tra luglio e agosto, COOPI-Cooperazione Internazionale – organizzazione non governativa italiana laica e indipendente fondata nel 1965 – organizza da quattro anni viaggi di turismo responsabile in Camerun, Marocco, Senegal, Ecuador, dove l’associazione è impegnata da anni con progetti di cooperazione allo sviluppo.
I viaggi sono l’occasione per conoscere da vicino le attività di Coopi, il loro impatto sulle comunità coinvolte e per condividere direttamente con gli operatori difficoltà e soddisfazioni di questo lavoro. "Noi li definiamo – ci racconta Viviana Veltre, responsabile al Coopi proprio dei viaggi di turismo responsabile – campi di conoscenza o turismo responsabile, perché oltre a visitare i progetti si visitano anche i paesi. Si entra in contatto con i beneficiari dei progetti ma anche con la popolazione. Ci si avvale di strutture e trasporti locali, cerchiamo di dare sostenibilità al paese e alle persone del luogo. I visitatori non sono legati solo alla cooperazione ma possono girare e visitare come turisti responsabili perché non utilizzano strutture del turismo di massa". L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire la conoscenza diretta delle situazioni nelle quali Coopi da 40 anni ha scelto di impegnarsi, con programmi che favoriscono il miglioramento delle condizioni di vita, di salute e l’indipendenza economica.
Infatti, ci sono incontri prima e dopo il viaggio. "Prima di partire organizziamo tre giornate di formazione – spiega Viviana Veltre – come approfondimento sul progetto specifico che andranno a visitare e sui progetti di Coopi in generale. Al ritorno – continua – abbiamo pensato ad un incontro, dove tutti i viaggiatori confrontano i racconti di viaggio, le fotografie e i filmati. È un modo per preparare – chi vuole – a fare volontariato durante l’anno. Ovviamente è nostro desiderio che le persone continuino con noi a condividere un lavoro di sensibilizzazione sul territorio, nei circoli culturali, nelle scuole, raccontando ciò che hanno visto nei paesi che hanno visitato".
La proposta è rivolta a chiunque abbia compiuto 21 anni, conosca almeno una lingua del paese di destinazione e possieda un forte spirito di adattamento. La quota di iscrizione a carico dei partecipanti varia a seconda della meta. Una quota dell’importo del viaggio è donata al progetto in corso nel paese che si visita.
L’organizzazione tecnica dei viaggi è affidata a due associazioni-agenzie di turismo responsabile: Viaggi Planet e Viaggi e Miraggi, che fanno parte della piattaforma dell’associazione italiana turismo responsabile, Aitr. “Abbiamo chiesto a loro assistenza perché non abbiamo intenzione di diventare tour operator”, specifica la Veltre. “Noi abbiamo gli esperti di cooperazione che accolgono nei vari paesi i viaggiatori. Loro sono un punto di riferimento importante, un contatto prezioso nell’organizzazione di un viaggio, ma queste agenzie si occupano degli aspetti logistici. Stiamo cercando di capire come articolare una collaborazione per poter organizzare viaggi durante tutto l’anno e non solo d’estate". A fare molte richieste sono i giovani, soprattutto studenti universitari di cooperazione internazionale, ma non solo, che hanno voglia di visitare progetti. "Noi abbiamo l’obiettivo di farli viaggiare", ribadisce la responsabile. "Con alcune università – precisa – abbiamo convenzioni che consentono agli studenti di fare stage di volontariato all’estero. Mentre per altre persone, non legate agli atenei, questi viaggi offrono l’opportunità di conoscere le attività della cooperazione. È un modo per capire la dura vita di un cooperante, la realtà dei progetti e i sacrifici degli operatori".
Per aderire o per ricevere informazioni, scrivere a campiestivi@coopi.org o telefonare allo 02.3085057 chiedendo di Viviana Veltre entro il 15 maggio.
www.coopi.org
www.planetviaggi.org
www.viaggiemiraggi.org
www.aitr.it
