“Medardo Rosso. La forma instabile” è il titolo dell’ultima mostra annunciata alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, a palazzo Venier dei Leoni. Dal 22 settembre al 6 gennaio gli spazi espositivi sul Canal Grande, presso Dorsoduro, ricordano uno dei più importanti scultori italiani di fine Ottocento con una mostra dal chiaro intento storiografico. Paola Mola e Fabio Vittucci, i curatori, hanno lavorato sul patrimonio del museo e dell’archivio Medardo Rosso di Barzio, a Lecco, oggi eredità della pronipote dell’artista, Danila Marsure Rosso. Alla ricerca di nuove ipotesi interpretative su quello che già si sa di Rosso e su quello che non si conosce, gli studiosi hanno scelto per l’esposizione sculture, cere, gessi, bronzi, ma anche un corpus di fotografie e diversi documenti inediti.
Immagine evocativa e al tempo stesso ricercata, “la forma instabile” citata nel titolo allude alle due passioni di Medardo Rosso: l’arte plastica e quella dell’obiettivo. “Ho pensato alla parola Forma perché comprende scultura e fotografia”, ha detto Paola Mola “Instabile anche per qualificare la scultura di Rosso in relazione a quella antica radicata nel terreno, ma anche per distinguerla da quella ottocentesca o novecentesca sulle basi o piedestalli. Rosso è da camera, “mobile”. In movimento o in trasformazione, quindi, come le immagini che l’artista amava realizzare delle sue sculture: prima la foto dell’opera, poi la foto della foto, spesso ritagliata e rielaborata, in un gioco complesso di rimandi segno di un’ importante ricerca estetica.
La scoperta o la riscoperta di Medardo Rosso, nato a Torino nel 1858 e morto a Milano nel 1928, già apprezzato come anticipatore di alcune tendenze del Novecento, passa a Venezia dall’esposizione di 80 opere fotografiche e di 22 sculture, tra le quali “Madame X”, “Yvette Guilbert”, “La Rieuse”, “Bambino malato”. I curatori si sono concentrati sulle opere la cui paternità è oggi riconosciuta e hanno attinto al lavoro, oggi in corso, per il Catalogo dell’opera documentata di Medardo Rosso, che uscirà pubblicato da Skira.
“Rosso. La forma instabile”, dal 22 settembre al 6 gennaio 2008
Collezione Peggy Guggenheim, palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, Venezia
Orario: 10-18, tutti i giorni eccetto il martedì.
Per informazioni: tel: 041.2405.440/419
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