Grande viaggiatore e grande giornalista, Alberto Ronchey, autore di Viaggi e paesaggi in terre lontane, edito da Garzanti nella collana Le Forme, ci accompagna in una sorta di giro del mondo attraverso sette percorsi inconsueti e rivelatori. Sono luoghi che, in un’epoca di turismo di massa e di mobilità di moltitudini su scala mondiale, risultano poco conosciuti o poco frequentati, e dunque altamente suggestivi e degni d’interesse. Dalla discesa in battello lungo la Volga alla Transiberiana, dal Turkestan e dall’Asia centrale ai tre giganti India, Cina e Giappone, dall’Alaska petrolifera all’utopia energetica di Gunsight nell’Arziona (finanziata dalla Nasa).
Viaggi e paesaggi in terre lontane racconta l’immobilità degli uomini e dei panorami e s’intreccia ai vorticosi cambiamenti dell’economia e della cultura globalizzate.
In queste «cartoline dal mondo» Ronchey fonde magistralmente l’attualità e la storia, lo sguardo curioso che sa cogliere il particolare rivelatore e l’informazione significativa che offre una chiave per capire fenomeni di portata epocale. È la penna di un grande giornalista che in poche pagine riesce a dare al lettore un quadro d’insieme dei fatti, piacevole da leggere, affascinate per i riferimenti e per l’emozione che il racconto fa vivere.
Come lo stesso autore scrive in premessa “Non si tratta di scopeerte geografiche o etnologiche, solo racconti sulla base di esplorazioni prolungate nel tempo, molto tempo, confrontando passato e presente”.