Il cane e l’arte del volo di Maurizio Landi, Neftasia Editore, pagine 150, € 13,00.
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di Maurizio Landi, Neftasia Editore, pagine 150, € 13,00.
Il cane e l’arte del volo a vela è l’esordio letterario del giornalista Maurizio Landi. La sua grande passione, oltre al lavoro, sono i cani e gli aeroplani. Il romanzo, molto autobiografico, racconta appunto di un giornalista quarantenne che, tra le pareti di pietra di un vecchio frantoio, restaura il relitto di un aliante. La ricostruzione procederà, attraverso le pagine, di pari passo con la scoperta del passato del quel velivolo, a chi è appartenuto, dove ha volato.
Una storia scandita dai ritmi arcaici e immutabili della campagna, nella quale la fedele compagnia di un cane e l’essenza tecnologica della macchina volante finiscono per diventare lo specchio di un’umanità in bilico tra il voler essere o meno parte della natura.
“Ne Il cane e l’arte del volo a vela rifletto sulla mia epoca, sul mio mestiere e sulle domande che può porsi una persona della mia età. Alla fine, spiega Maurizio Landi, ho saccheggiato cose vecchie di millenni, a partire da Argo ed Icaro”.
Può essere il cielo il miglior posto dal quale conoscere la terra? Maurizio Landi nella sua opera risponde di si e guida il lettore in una pacata immersione ad alta quota nella vita vera: “La corsa forsennata della società moderna – dice l’autore – ha distratto il nostro sguardo dal mondo e dall’ equilibrio che ci comprende. Un cane ed una macchina volante possono aiutarci: il primo ha il muso così vicino alla terra da coglierne gli umori, la seconda permette uno sguardo un po’ più ampio di quello che ci consentono i nostri scarsi due metri di statura. Punti di vista straordinari per intuire qualcosa di più della nostra condizione di animali tecnologici”.
Una narrazione in prima persona, intima e chiara, che accompagna il lettore nello scorrere del tempo ben scandito dal susseguirsi del giorno e della notte e dall’alternarsi delle stagioni. Il lettore, pagina dopo pagina, verrà sempre più coinvolto nelle emozioni del protagonista fino alla realizzazione di un progetto che trascende la semplice ricostruzione di un aliante.
“…L’aliante ricomincia a planare e so che per ogni metro di quota che perdo ne percorro una trentina in avanti…”.
