È stato annunciato per il 24 maggio a Sondrio il primo workshop “Montagna e sicurezza: diritti, doveri e responsabilità”. A cura delle guide alpine lombarde, in collaborazione con il collegio regionale dei maestri di sci e con il sostegno della Regione, il primo dei tre convegni dedicati alla prudenza in montagna è aperto a tutti ma rivolto in particolare agli operatori: istituzioni e legali, rappresentanti di categoria, di associazionismo e di turismo sportivo. Si parlerà di montagna invernale, insieme a giuristi e amministratori pubblici ma anche psicologi e atleti. Tra i relatori figurano Carlo Bruccoleri, magistrato, Chiara Marolla, prefetto di Sondrio e Attilio Silvestri, sindaco di Livigno; ancora, Giuseppe Saglio, psicologo, Corrado Scolari, coordinatore Assessori Provinciali Protezione Civile Regione Lombardia.
Ettore Togni, guida alpina di Idro, nel bresciano, uno dei principali
promotori del convegno, spiega: “Il workshop vuole essere il primo atto
di un progetto più ampio, che è destinato a istituzioni e media e
vorrebbe far riflettere su come è cambiato l’atteggiamento verso la
montagna negli ultimi anni. Oggi sono in molti a vivere questo mondo
come una semplice attività sportiva dimenticandosi di frequentare, di
fatto, un ambiente naturale”. Le conseguenze si vedono nel grado di
sicurezza che gli utenti si aspettano: impossibile chiedere a un
contesto naturale, quale che sia, le stesse garanzie di uno spazio
chiuso, delimitato e gestito dall’uomo come una palestra o un campo di
calcio. “Frequentare un ambiente naturale è un atto culturale, richiede
conoscenza, non semplice informazione, è un’esperienza di vita, per la
quale non bastano allenamento e tecnica”, osserva Togni.
Il workshop si intitola “scivolare tra leggi, ordinanze, bollettini e
buon senso” proprio perchè a essere chiamati in causa sono le
istituzioni, chiamate a rispondere a una griglia normativa stringente,
ma forse non sempre utile. Come anticipato dalla nota stampa: “il
frutto della sicurezza dovuta è fatto di leggi inapplicabili, assurde
proposte di patentini per sciatori, autovelox sulle piste da sci,
ordinanze di totale divieto di sci fuoripista quando gli stessi
organismi promuovono le loro stazioni con immagini di sci fuoripista”.
Secondo
Togni, questa nuova cultura del turismo sportivo in montagna fa pensare
che sia sufficiente essere capaci e in buona forma fisica per
affrontare un’escursione o una pratica di alpinismo, “si pretende
sicurezza, capacità di pronto soccorso, prima di tutto dalle strutture,
mentre il nostro obiettivo è richiamare l’attenzione sul dovere delle
persone di autoproteggersi. La sicurezza che deve risiedere nella
persona e non solo nelle norme e nelle attrezzature”. Il progetto
proseguirà a ottobre 2008, con il workshop dedicato alla montagna
estiva attrezzata, i percorsi e i siti naturali per l’arrampicata. Il
terzo convegno è previsto a maggio 2009 e avrà come titolo “le
competizioni ad alta quota, quale messaggio”.
Montagna e sicurezza: diritti, doveri e responsabilità”
24 maggio, Sondrio.
Banca Popolare di Sondrio, sala Besta
Per informazioni: tel. +39 039.9278003