Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Guida alla via Francigena, storia e itinerari

Guida alla via Francigena Storia e itinerari  di Renato Stopani, edito da Le Lettere, pagine 252 con illustrazioni in b/n e a colori, € 19,80″ width=”156″ height=”270″> Guida alla via Francigena Storia e itinerari  di Renato Stopani, edito da Le Lettere, pagine 252 con illustrazioni in b/n e a colori, € 19,80 Sulla base delle fonti itinerarie dei secoli X-XIII viene ricostruito in questo libro il percorso della via Francigena, con le sue principali varianti, dai due valichi alpini del Gran San Bernardo e del Moncenisio sino a Roma. Ne è nata una guida storica dell\’antica strada, punto d\’incontro e … Leggi tutto


<span style=Guida alla via Francigena
Storia e itinerari 
di Renato Stopani, edito da Le Lettere, pagine 252 con illustrazioni in b/n e a colori, € 19,80″ width=”156″ height=”270″>
Guida alla via Francigena
Storia e itinerari 
di Renato Stopani, edito da Le Lettere, pagine 252 con illustrazioni in b/n e a colori, € 19,80

Sulla base delle fonti itinerarie dei secoli X-XIII viene ricostruito in questo libro il percorso della via Francigena, con le sue principali varianti, dai due valichi alpini del Gran San Bernardo e del Moncenisio sino a Roma. Ne è nata una guida storica dell\’antica strada, punto d\’incontro e saldatura delle peregrinationes maiores e principale arteria per il traffico continentale nell\’Italia del Medioevo. Con l\’ausilio di cartine topografiche per l\’individuazione dei tracciati e di una ricca documentazione iconografica, il lettore viene invitato a leggere gli itinerari con occhi medievali, riconoscendo i luoghi di sosta e di ristoro che scandivano le tappe dei viandanti, e riscoprendo nel territorio le numerose testimonianze lasciate dalla via: antichi ponti, resti di selciato medievale, ospizi, magioni degli ordini ospedalieri, chiese ricche di richiami e di simboli del pellegrinaggio, grazie ai quali venne a determinarsi una sorta di sacralizzazione dell\’antico percorso.
Dall’alto Medioevo sino all’epoca dei primi giubilei, la via Francigena costituì il percorso privilegiato per giungere a Roma. La strada fu percorsa da schiere di pellegrini che dall’Occidente cristiano si recavano “ad limina Beati Petri”, e che non di rado continuavano il loro cammino per visitare la grotta dell’Arcangelo San Michele sul Monte Gargano, oppure per giungere sino ai porti della Puglia dove si trovavano i punti di imbarco per l’altra grande meta di pellegrinaggio dell’alto Medioevo: la Terrasanta.
Oltre Roma, infatti, la via Francigena, indicata come tale già nei documenti del IX secolo, proseguiva con un itinerario che ricalcava le direttrici di antiche consolari romane (le vie Appia, Latina e Prenestina, sino a Benevento, quindi l’Appia Traiana). Più tardi, almeno dall’XI secolo, la via servirà anche ad incanalare il flusso dei pellegrini jacobei che si dipartivano dalla penisola italiana e che poi, oltralpe, si raccordavano alla via Tolosana, il più meridionale tra i rami che formavano il “Camino” per Santiago de Compostela. La via Francigena venne così a porsi come punto d’incontro e saldatura degli itinerari di quelle che furono chiamate le tre “peregrinationes majores”: Roma Gerusalemme, Compostela.

(Pi. Ricc.)
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