Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Man Ray, da New York a Nuoro

Il museo d’arte della provincia espone un’antologica di trecento opere dell’artista, scelte dall’archivio di Long Island della moglie Juliet. Fra Dada, surrealismo, pittura e fotografia

Man Ray, autoritratto, © Man Ray Trust
Man Ray, autoritratto, © Man Ray Trust

Il Man, museo d’arte della provincia di Nuoro, inaugura il 24 ottobre un’ampia retrospettiva dedicata a Man Ray. Trecento opere raccontano la storia di Emmanuel Radnitzky, scomparso nel ’76, grande sperimentatore in pittura e fotografia, vicino a Dada e surrealismo. Nuoro si segnala buona destinazione per chi ama l’arte contemporanea, ma anche per chi vuole osservare da vicino le tecniche fotografiche della prima metà del Novecento. In mostra sono esposti esemplari provenienti dal Man Ray Trust di Long Island, a New York, la collezione appartenuta alla moglie Juliet, che vanta un corpus di 2000 pezzi. Quelli scelti per il museo sardo ripercorrono la vita e la ricerca artistica di Man Ray nelle città in cui ha vissuto e lavorato: Parigi, prima di tutto, New York, Los Angeles e, per gli ultimi anni, di nuovo la capitale francese. Non a caso, il titolo della mostra “Uncorcened but non indifferent”, si riferisce alla frase incisa sulla lapide della tomba dell’artista, al cimitero di Montparnasse, a Parigi: “incurante ma non indifferente”. 

La mostra

Man Ray, Poire d’Erik Satie, © Man Ray Trust
Man Ray, Poire d’Erik Satie, © Man Ray Trust

Noriko Fuku e John Jacob, curatori, hanno selezionato testimonianze del rapporto tra l’artista di Philadelphia e gli esponenti parigini di Dada e surrealismo: Marchel Duchamp, in merito al quale è stato annunciato un documento inedito, Max Ernst, presente in una composizione realizzata a quattro mani con Man Ray e ancora Picasso, Léger, Mirò. Non potevano mancare i rayogrammes, le immagini ottenute una tecnica ideata da Man Ray stesso, tramite il contatto diretto degli oggetti su fogli di carta sensibile.
In mostra sono esposte le lastre fotografiche e gli strumenti con i quali l’autore operava negli anni Venti. Man Ray collaborava come fotografo professionista per riviste tra cui “Harper’s Bazar”, “Vogue”, “Vu”, “Vanity Fair”: La fotografia manteneva il duplice scopo di riprodurre persone e oggetti in modo fedele ma era anche un genere artistico, del quale si potevano sperimentare metodologie, effetti, risultati estetici. Di Man Ray, che negli anni successivi affiancò spesso fotografia e pittura, Nuoro presenta anche oggetti personali come la bombetta, il bastone; le lettere, le prime pagine del manoscritto dell’autobiografia.

Man Ray, uncorcened but non indifferent
Nuoro, museo d’arte della provincia
Dal 24 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009
Orario: da martedì a domenica 10-13 e 16.30-20.30
Per informazioni: tel +390784252110, info@museoman.it

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