Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Milano, protocollo d’intesa per la Grande Brera

I ministri Bondi e La Russa firmano con Letizia Moratti un accordo per i nuovi progetti per Pinacoteca, Accademia e palazzo di Giustizia. Annunciato anche un parco archeologico per i resti di età romana

Ignazio La Russa, ministro per la  Difesa, Letizia Moratti, sindaco di Milano e Sandro Bondi, ministro per i Beni Culturali
Ignazio La Russa, ministro per la Difesa, Letizia Moratti, sindaco di Milano e Sandro Bondi, ministro per i Beni Culturali

È stato firmato a fine novembre a Milano il protocollo d’intesa tra comune di Milano, ministero per i Beni e Culturali e ministero per la Difesa per la Grande Brera. In una sala della Pinacoteca, i ministri Sandro Bondi e Ignazio La Russa e Letizia Moratti, sindaco di Milano, hanno ratificato l’accordo per il rinnovamento di Brera, il trasferimento dell’Accademia e altri progetti su aree culturali cittadine. “Vogliamo promuovere Milano come città d’arte”, ha detto Ignazio La Russa. “Per questi progetti, Milano ha trovato in me un grande alleato e in Bondi un amico della città”.
“Un patto per Milano”, ha affermato Sandro Bondi , “che identifica nel patrimonio culturale, artistico, scientifico, architettonico della città uno dei cardini del suo sviluppo in vista di Expo 2015”.
Sindaco e ministri hanno firmato l’accordo in pubblico, in conferenza stampa, dopo l’annuncio, da parte di Sandrina Bandera, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano e Gabriele Mazzotta, presidente Accademia di Brera, delle manifestazioni per il bicentenario della Pinacoteca, nata nel 1809.

La nuova Pinacoteca

La conferenza stampa nella Pinacoteca di Brera
La conferenza stampa nella Pinacoteca di Brera

Stando al progetto, il palazzo storico di via Brera, che oggi ospita Biblioteca e Pinacoteca nazionale e Accademia, cambierà volto. La sede dell’Accademia dovrebbe spostarsi nella caserma “Magenta” di via Mascheroni, anche se non sono tutti d’accordo  – proprio durante la conferenza stampa un gruppo di studenti ha manifestato, nel chiostro della Pinacoteca, il suo dissenso al progetto -.
La Pinacoteca dovrebbe allargarsi sino a palazzo Citterio, che esporrà la raccolta del Novecento, le collezioni Jesi, Zavattini e le donazioni dei privati. Il piano firmato con il ministero prevede poi altri progetti su Milano: “sigliamo oggi un grande accordo per valorizzare i luoghi simbolo della nostra città”, ha detto Letizia Moratti, “dal rilancio dell’Accademia e della Pinacoteca di Brera e palazzo Citterio al restauro della sala delle Cariatidi; dall’Arengario, che ospiterà il museo del Novecento, alla promozione di un percorso per 14 luoghi della Milano romana; dal palazzo di Giustizia per il quale si ipotizza una ridestinazione di tipo culturale fino a due luoghi leonardeschi: la sala delle Asse del Castello Sforzesco e il museo nazionale delle scienza e della tecnologia”.

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Gli eventi del bicentenario

Lo sposalizio della Vergine, di Raffaello
Lo sposalizio della Vergine, di Raffaello

Già da gennaio 2009 la Pinacoteca ha in programma di festeggiare i suoi duecento anni con la prima mostra di tre dipinti di Caravaggio, che si aggiungono alla “Cena in Emmaus”, patrimonio della collezione. Saranno chiesti in prestito da altri musei “Il ragazzo con canestro di frutta”, dalla Galleria Borghese di Roma, i “Musici”, dal Metropolitan Museum di New York e la versione della “Cena in Emmaus” conservata alla National Gallery di Londra.
La raccolta milanese – uno dei fiori all’occhiello della città, meta fissa per i turisti stranieri – ricorda le sue origini, che tanto devono all’epoca napoleonica, con il restauro del gesso della statua dell’imperatore, a opera di Antonio Canova.
Altre iniziative sono previste ad aprile: una mostra sui paesaggi di Lombardia e la presentazione del restauro della pala “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello. Come è già avvenuto per altri dipinti, i visitatori della Pinacoteca possono già assistere ai lavori che gli esperti stanno effettuando sul dipinto, assistendo “in diretta” all’intervento. Per la primavera prossima il restauro potrebbe essere concluso, mentre a giugno, a ottobre e novembre continueranno gli eventi del bicentenario con tre mostre legate agli archivi storici di Brera.

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