30 gennaio – Sulle tracce di Picasso, dalla costa Azzurra ad Avignone. La Francia meridionale si prepara ad accogliere i turisti appassionati d’arte in un nuovo itinerario annunciato da due mostre e un calendario di eventi per la primavera. Ad Antibes, dal 28 marzo, è attesa l’esposizione “Picasso 1945-1949: l’età del rinnovamento”. Dal 25 maggio Aix en Provence ricorda il maestro spagnolo insieme al pittore che in città ebbe i suoi natali, Cézanne, in una mostra al museo Granet.
In contemporanea e in via eccezionale, si potrà visitare il castello di Vauvenargues, dove Picasso visse per alcuni anni e dove è stato sepolto. Il castello è oggi di proprietà di Catherine Hunt, figlia di Jacqueline Picasso, e solitamente non è aperto al pubblico. L’ideale viaggio a ritroso sulle orme del genio spagnolo tocca molte altre località: dalla città dei papi a Menerbes e ancora Les Baux-de-Provence, Arles, Saint Tropez.
Il genio del Novecento nella Francia del Sud
Del grande maestro del Novecento, padre del cubismo e protagonista sino al 1973 di una parte importante dell’arte europea, gli anni più noti sono forse quelli parigini; Picasso, però, soggiornò più volte anche nella Francia del Sud e vi lascio diversi capolavori.
La mostra di Antibes dà modo di vedere il museo Picasso dopo i lavori di ristrutturazione, conclusi nel luglio 2008. L’edificio, una volta castello dei Grimaldi, fu utilizzato dall’artista come atelier, negli anni dal ’46 al ’49. Nel ’66 divenne il primo museo francese dedicato a Picasso; oggi presenta 150 opere, tra le quali la celebre “La gioia di vivere”, del 1946. Accanto ai dipinti e disegni conservati ad Anitbes, sono attese per la rassegna altre opere in prestito, scelte fra quelle che Picasso realizzò nel corso del suo soggiorno. A circa 8 chilometri da Antibes si trova Vallauris Golfe-Juan, la città che fece scoprire al maestro l’arte della ceramica. Picasso frequentò anche Saint Tropez, Cannes, Mougins, ma è a Vallauris che realizzò “L’uomo con il montone”, la statua per la piazza della Chiesa e “La Guerra a la pace”, oggi visibili nella cappella del museo nazionale.
Aix en Provence
Aix en Provence ricorda la visita di Picasso nel 1958 e guarda al rapporto tra l’artista e Paul Cézanne. La mostra al museo Granet presenta 70 opere del maestro spagnolo, 30 del pittore francese, in prestito da collezioni europee, statunitensi, russe e giapponesi. Vedere Aix en Provence, in realtà, è prima di tutto ricordare Cézanne, riattraversando le strade che l’artista percorse per anni, la sua abitazione nel centro storico, lo studio e la casa di famiglia nella tenuta di Jas De Bouffan. Uno sguardo al paesaggio intorno ad Aix parla tuttora delle tele di Paul: poco distante, la strada per andare al castello di Vauvenargues offrirà la vista del monte Sainte Victoire, la “magnifica ossessione”, di Cézanne, dipinto più di ottanta volte. Quando acquistò Vauvenargues, pare che Picasso avesse ammesso di regalarsi un “Cézanne a grandezza naturale”. Nel castello sarà possibile accedere allo studio del pittore, alle camere da letto e da pranzo e alla sala da bagno, che Picasso personalizza dipingendo un fauno sulla parete della vasca.