Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il profumo dell’erba

Il profumo dell’erba di Nereo Laroni, Marsilio Editore, pagine 256, Euro 19,00. ” width=”172″ height=”270″>Il profumo dell’erba di Nereo Laroni, Marsilio Editore, pagine 256, Euro 19,00. Nelle steppe dell’Asia Centrale, tra il mar Caspio e la Cina, là dove si incontravano turchi e slavi, mongoli e cinesi, viveva un popolo nomade che si spostava perennemente alla ricerca di pascoli lungo le piste percorse da Marco Polo. Un popolo che, negli anni immediatamente successivi alla rivoluzione russa del 1917, tentava di difendersi dall’avanzata dei russi da ovest e dei cinesi da est. In questo crocevia di culture e di avvenimenti, teatro … Leggi tutto

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di Nereo Laroni, Marsilio Editore, pagine 256, Euro 19,00.
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Il profumo dell’erba
di Nereo Laroni, Marsilio Editore, pagine 256, Euro 19,00.

Nelle steppe dell’Asia Centrale, tra il mar Caspio e la Cina, là dove si incontravano turchi e slavi, mongoli e cinesi, viveva un popolo nomade che si spostava perennemente alla ricerca di pascoli lungo le piste percorse da Marco Polo. Un popolo che, negli anni immediatamente successivi alla rivoluzione russa del 1917, tentava di difendersi dall’avanzata dei russi da ovest e dei cinesi da est.

In questo crocevia di culture e di avvenimenti, teatro di scontri sanguinosi e di conflitti violenti, due giovani sposi, Amangheldy e Ainagul, pur separati dalla guerra, cercano di vivere con tenacia il proprio amore e di proteggere il loro figlio Kudai.

Un romanzo che descrive con efficacia terre lontane e sconosciute, ma è anche un’appassionante elogio della libertà.

«Forse tra cento anni, la storia si ricorderà di noi e condannerà i barbari che pensano di regolare la vita dando la morte. A noi, nati liberi, è toccato in sorte di essere sopraffatti da chi non ha mai conosciuto il valore della libertà».

Il profumo dell’erba è una storia d’amore e al tempo stesso un romanzo storico. Ambientato in una zona dello sconfinato Kazakistan, che l’autore conosce molto bene per motivi di lavoro.

Per orientare il lettore, nelle prime pagine è stata posta una cartina con l’area di interesse con alcuni toponimi rimasti, altri hanno subito la “sovietizzazione”, altri ancora sono cambiati in tempi più recenti con l’autonomia della nazione.

Laroni descrive questo luogo così: “terra di fascino estremo, periferia della periferia dell’impero zarista prima e sovietico poi”.

In questo libro fantasia e ricostruzione storica coincidono.

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