Stili architettonici diversi, armonia unica
Aggirandosi tra i vicoli del suo centro, trasportati più che da un preciso itinerario, dal proprio fiuto e magari anche dagli odori che si sprigionano dai numerosi ristorantini, tenendo come riferimento la mole del Dom St. Peter che con le sue due torri simboleggia la città, si incontrerà la Porta Praetoria, tra i maggiori monumenti di epoca romana dell’intera Germania.
Nella piazza Alter Kornmarkt, l’antica piazza del mercato delle granaglie, si trova invece l’Alte Kapelle, che sorprende per la semplicità dell’esterno, contrapposta alla sfarzosa decorazione barocca dell’interno.
Dirigendosi verso il Municipio (Rathaus) solo per citare alcuni tra gli edifici più significativi, inevitabile l’impatto con la Baumburgerturm, la torre a sette piani, che insieme alla Goldener Turm, o Torre d’Oro, è tra le venti torri sopravvissute (pare ve ne fossero più di sessanta).
Mentre al civico sette della Goliathstrasse, un impressionante affresco cinquecentesco rappresenta l’incontro tra Davide e Golia che indossa un’ armatura romana. Singolare è la posizione del braccio sinistro di Golia, comodamente appoggiato su una finestra, a indicare come il gigante non sia per nulla intimorito dal giovinetto.
Poco più avanti, la Rathausplatz, il fulcro del potere della Città Libera Imperiale, dove si affacciano il Vecchio e Nuovo Municipio con la imponente torre. Proprio all’interno dell’Altes Rathaus veniva convocato il Reichstag, la Dieta Imperiale.
Di origine lombarda i “signori” dei trasporti alpini
Tralasciando le numerose chiese, che ancora ricordano il peso che il Cattolicesimo ha avuto e continua ad avere a Ratisbona e dirigendosi verso il sud della città, si raggiunge il Schloss Thurn und Taxis, costruito accanto all’antico monastero benedettino di St. Emmeram.
Il castello, dal 1812, è residenza dei principi Thurn und Taxis, discendenti dai Tasso di Bergamo e dai Della Torre di Milano. La famiglia, come noto, fece grande fortuna grazie all’esercizio, in regime di monopolio, del servizio postale nel regno. Oggi il sontuoso Palazzo rappresenta una meta d’obbligo per i gruppi di turisti in città, ai quali non si manca di dire che l’edificio ospita un numero di stanze superiore a quelle di Buckingham Palace.
Orgogliosa del suo passato, ma anche attiva e moderna
Non si pensi tuttavia che Ratisbona sia città votata solo alla conservazione del suo prezioso patrimonio. Tra questi edifici del passato ferve una città moderna che, in qualunque stagione dell’anno, propone un vivace e articolato programma culturale: dalle sagre ai concerti d’organo, dal mercato medievale tra giugno e luglio, al Festival del Castello Thurn und Taxis, fino agli immancabili mercatini natalizi. In definitiva, una città che non vive solo di ricordi, ma che, fiera del suo passato, è “vivificata” oltre che dalle voci dei suoi “passerotti”, i Domspazten (cantori del Duomo) dalla presenza di oltre ventimila studenti, distribuiti tra l’università e gli istituti di formazione superiore; inoltre, dalle numerose attività industriali (qui BMW, Siemens e Toshiba hanno le loro sedi operative) manifatturiere, commerciali.
Il consiglio? Prima di lasciare la città, concedetevi un giro in battello, per serbarne il ricordo migliore. Scivolando romanticamente sulle acque del solenne Danubio, che ha vegliato nei secoli sullo sviluppo progressivo di Ratisbona, ma anche sui suoi momenti più critici, mentre negli ultimi decenni, ha assistito al suo straordinario risveglio. (12/6/09)