Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Mimmo Paladino a Orta San Giulio

La piccola isola sul lago novarese ospita dieci sculture monumentali dell’artista di Paduli. L’occasione per una gita estiva al sacro Monte, una passeggiata in barca e per le strade del borgo antico

Mimmo Paladino,
Mimmo Paladino, “Cavallo”, 2008. © Enrico Mocci

Le sculture di Mimmo Paladino realizzano dal 18 luglio una mostra all’aperto per le vie di Orta San Giulio. L’isola sul lago d’Orta, in provincia di Novara, già nel circuito dei borghi più belli d’Italia, offre per l’estate 2009 un’ulteriore occasione di visita grazie al progetto espositivo con l’artista beneventano.

Dieci opere monumentali di Paladino trovano spazio tra le case e i palazzi storici di Orta: un’associazione già sperimentata altrove, quella di opere contemporanee in contesti d’epoca, che qui affianca il bronzo, il ferro e la terracotta delle sculture alle atmosfere medievali del borgo lacustre. “Dopo Manzù e Arnaldo Pomodoro”, ha detto Cesare Natale, sindaco di Orta San Giulio, “il nostro paese accoglie le opere di un grande protagonista dell’arte internazionale… Un singolare progetto che permetterà di valorizzare non solo Orta San Giulio, che ne è la perla, ma tutto il bacino lacustre, offrendo ai numerosissimi visitatori, nazionali e internazionali, uno spettacolo di straordinaria armonia tra arte, paesaggio, storia e cultura”.

Arte contemporanea e leggende antiche

Mimmo Paladino,
Mimmo Paladino, “Disco per Beuys”, 2004. © Enrico Mocci

Paladino, oggi sessantunenne, esponente negli anni Ottanta della Transavanguardia, lavora alla scultura all’incirca dal 1985, ma è conosciuto per aver attraversato tutti i generi della tradizione: grafiche e incisioni, dipinti, mosaici. Tra le opere scelte per Orta, ci sono lavori recenti e degli ultimi dieci anni come “Disco per Beuys”, del 2004, “Porta d’Oriente”, del 2005 e “1953- Film. Bicicletta”, del 1985. Annunciati anche il bronzo “Caduto a ragione”, del ’94; il “Treno”, opera di ferro e terracotta, il grande “Elmo”, alto 140 centimetri e largo quasi due metri; la composizione di bronzo e ferro “Senza titolo”, del ’93. Giungere a Orta per Paladino dà modo di rivedere, poi, la basilica di San Giulio, origine di questo piccolo, silenzioso e aggraziatissimo borgo. La leggenda vuole che fu proprio il santo a far nascere il centro abitato sull’isola, dopo averla raggiunta a piedi, camminando sulle acque del lago sopra il proprio mantello e dopo aver sconfitto i mostri che la popolavano.

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Ritorno al sacro Monte

L'isola sul lago d'Orta
L’isola sul lago d’Orta

L’isola di San Giulio è a soli quattrocento metri dalla terraferma. Si raggiunge dal centro storico di Orta, grazie a piccole barche a motore. Una breve passeggiata nel borgo dà la vista di case e palazzi storici, un po’ dimenticati, a dire il vero, ma con il vantaggio, sempre più raro, di nessun segno di consumismo turistico. Al ritorno sull’altra sponda del lago, chi abbia voglia di passeggiare potrà salire al Sacro Monte: guadagna la vista sul lago e un itinerario religioso per le ventuno cappelle immerse nel bosco. Le chiese datano Cinquecento e Seicento: nelle cappelle affreschi e gruppi scultorei in terracotta, alcuni in dimensioni reali, raccontano la vita di San Francesco. Le sculture soprattutto sono opere vivide e cariche di pathos, buona testimonianza di un’opera di divulgazione religiosa a cielo aperto: motivo di interesse per i fedeli, dunque, ma anche per amanti dell’arte e curiosi. (17/7/09)

 

Mimmo Paladino. Sculture

Dal 18 luglio al 9 novembre

Orta San Giulio, Novara

Mostra all’aperto

Per informazioni: tel 0322 90356

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