Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Fotografie d’autunno

L’arte dell’obiettivo in tre rassegne. Firenze sul futurismo, Modena per sei autori italiani degli ultimi decenni, Milano per Yousuf Karsh. In ottobre atteso anche Gabriele Basilico

Lipschitz, Moore e Marini, nella foto di Yousuf Karsh in mostra a Milano
Lipschitz, Moore e Marini, nella foto di Yousuf Karsh in mostra a Milano

Settembre e ottobre offrono nuovi appuntamenti per gli amanti della fotografia. Rassegne aperte a Firenze, Modena, Milano, riflettono sulla storia dell’arte dell’obiettivo e sul suo presente, con uno sguardo a lungo termine che parte dai primi del Novecento. L’evento più originale è nel capoluogo toscano dove la Fondazione Alinari presenta “Il futurismo nella fotografia”. Non sono ancora concluse le celebrazioni per il centenario dell’avanguardia artistica e culturale proclamata nel 1909 dal Manifesto. Le mostre sulla pittura futurista si sono succedute in diverse città d’Italia e hanno forse stancato i frequentatori più assidui; di che cosa accadesse nel mondo della fotografia in quegli anni, però si è parlato poco e l’iniziativa della Fondazione Alinari viene a colmare un vuoto. Il museo nazionale Alinari merita poi sempre una visita, non foss’altro perché ha un archivio di immagini e documenti che sono un vero e proprio capitolo di storia.

Sperimentare il movimento

Guido Pellegrini, stampa alla gelatina al bromuro d'argento, Collezione privata, già Collezione Malandrini
Guido Pellegrini, stampa alla gelatina al bromuro d’argento, Collezione privata, già Collezione Malandrini

La mostra fiorentina è aperta sino al 15 novembre; dal 5 dicembre al 7 febbraio 2010 sarà poi a Pordenone. I legami tra il movimento futurista fondato da Marinetti e gli autori che allora sperimentavano la tecnica fotografica sono, a dirla tutta, relativi. Pittura e fotografia seguirono all’inizio binari paralleli che però lasciarono aperta, in particolare negli sviluppi futuri, la possibilità di influenze reciproche.

Firenze mostra i risultati del lavoro dei fratelli Bragaglia sul “fotodinamismo”, che provava a riprodurre su lastra scene in movimento. Vengono presentati anche esempi di fotografia multipla, ritrattistica, fotomontaggio e fotocollage e ancora manipolazione iconografica, composizione e camuffamento d’oggetti e foto-performance. Le immagini scelte sono 126, l’excursus ha origine dalle fotografie di spirito più tradizionale di fine Ottocento e segue poi la voglia di innovazione che, anche in questo caso, sarebbe stata strettamente connessa con gli sviluppi della tecnologia.

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Sei artisti per Modena

Luca Andreoni, Crepacci 143, 2008, serie
Luca Andreoni, Crepacci 143, 2008, serie “Non si fa in tempo ad avere paura”, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

L’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena ospita sei artisti attivi negli ultimi due decenni, a presentazione del secondo nucleo di acquisizioni della collezione di fotografia italiana contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio. Luca Andreoni, Luca Campigotto, Gianni Ferrero Merlino, Chiara Pirito, Francesca Rivetti, Toni Thorimbert sono presenti con un corpus che in tutto prevede 80 opere. La mostra è stata inaugurata in occasione del festival della filosofia, il 18 settembre scorso, ma prosegue fino a metà novembre e si affianca a eventi correlati, incontri con gli artisti e visite guidate. La fotografia intesa come linguaggio artistico viene interpretata da autori che vengono da diverse esperienze, come la torinese Chiara Pinto, attiva anche in pittura e video, o come Rivetti e Thorimbert, interessati anche a design e moda. Thorimbert, di Losanna, classe ’57, è l’autore più vecchio del gruppo, composto, per il resto, da artisti italiani dai trentacinque ai quarantacinque anni.

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