Una fine annunciata
La notizia della fine di Cisalpino non coglie di sorpresa chi si interessa di cose ferroviarie. Da mesi era evidente l’insoddisfazione svizzera per uno standard di servizio non adeguato in termini di puntualità e di pulizia del materiale rotabile. Insoddisfazione condivisa da Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia che, in un’intervista alla stampa svizzera, scaricava le responsabilità sui dirigenti di Cisalpino. Già lo scorso febbraio, Moritz Leuenberger, il Consigliere Federale svizzero responsabile del dipartimento ambiente, trasporti, energia e comunicazioni, aveva esternato pubblicamente il suo disappunto e l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) aveva ammonito Cisalpino chiedendo un rapporto dettagliato sulle cause dei problemi. In particolare, l’UFT esigeva che il gruppo indicasse come tornare ad offrire un servizio di trasporto efficiente. La minaccia era il ritiro della concessione per il trasporto delle persone, che avrebbe dovuto scadere nel 2017.
Riprogrammati i collegamenti
Il nuovo modello di offerta prevede la gestione di tre coppie di treni sulla linea del Lötschberg (per Berna-Basilea), quattro sul Sempione (per Briga-Ginevra), di cui una da Venezia e sette sull’asse del San Gottardo (per Lucerna/Zurigo). L’accordo tra Trenitalia e le FFS disciplina pure la ripartizione dell’attuale flotta della Cisalpino. Dell’attuale flotta di ETR470 composta da nove treni, Trenitalia riprende cinque composizioni, quattro le FFS. La flotta dei 14 nuovi treni ETR610 sarà suddivisa a metà tra le due società ferroviarie. Dal cambio orario l’intera flotta di 9 treni ETR470 sarà utilizzata sull’asse del San Gottardo. Per garantire la massima stabilità d’orario è prevista la sosta di due composizioni di riserva: una presso la stazione di Milano Centrale, l’altra in quella di Zurigo. I convogli di riserva saranno impiegati in caso d’importanti ritardi dei treni in circolazione. La flotta dei nuovi treni ETR610 entrerà in regolare esercizio da metà dicembre 2009 sulle linee del Sempione e del Lötschberg.
Liquidazione indolore
Per concludere con una buona notizia, i circa quaranta collaboratori di Cisalpino non perderanno il loro posto di lavoro. Sarà loro offerta un’opportunità di impiego presso le case madri in Svizzera e Italia.
(28/9/09)
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