Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Repubblica Ceca, City Break e pellegrinaggi

Repubblica Ceca Praga

Grande attenzione alle potenzialità del mercato italiano. Quest’anno si punta sui centri minori, sui borghi medievali e sul turismo religioso. Praga, con la sua magia, resta la più visitata

Quali sono i punti di forza delle destinazioni?

La birra di Pilsen
La birra di Pilsen

Certamente Praga, una meta che attrae molto gli italiani sia come turismo d’affari, sia come city break. È vista come magica, mitica. Abbiamo strutturato anche un percorso per scoprire questo suo aspetto, chiamato la “Via delle Magia”. La Capitale è la porta d’ingresso al Paese ed è favorita dai voli low cost perché c’è l’unico aeroporto collegato con l’Italia. Gli tinerari invece coprono i castelli boemi e i siti targati Unesco che in Repubblica Ceca sono ben 12 tra città minori e borghi medievali. L’anno scorso abbiamo iniziato a promuovere la strada dell’ambra in Moravia, la seconda regione geografica dopo la Boemia. Si tratta di un prodotto turistico sviluppato e complesso. Originariamente la strada dell’ambra collegava il mar Baltico all’Adriatico ma il crocevia era situato in Moravia.
Interessanti per i visitatori italiani sono anche gli itinerari della birra e del vino. I Cechi sono i primi consumatori di birra ed è possibile scoprire gli oltre 400 marchi locali girando per i microbirrifici della Boemia, che vanta origini celtiche. La Moravia, invece, ha un’antica tradizione legata al vino che risale a Marco Aurelio. A differenza dei vini italiani più floreali, qui si possono degustare vini speziati e bianchi, riesling, passiti e Ice Wine.

Il disegno architettonico del Santuario di San Giovanni Nepomuceno
Il disegno architettonico del Santuario di San Giovanni Nepomuceno

Su cosa punterete quest’anno?
Ci concentreremo sul turismo religioso, che coprirà tutta la destinazione. Per noi è un prodotto potenziale. Ci siamo chiesti perché chi è già stato a Lourdes, Fatima o Santiago non possa andare anche in Repubblica Ceca. Il nostro Paese è poco noto come meta di pellegrinaggio, eppure ha la più alta diffusione di santuari dedicati alla Madonna di Loreto e alla figura di San Giovanni Nepomuceno, il protettore dei ponti, nato vicino a Praga. Nella Capitale è conservata anche la statuetta del Bambino Gesù, visitata tra l’altro da Papa Benedetto XVI nel suo ultimo viaggio lo scorso settembre.

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In definitiva, perché un italiano dovrebbe scegliere la Repubblica Ceca per i suoi viaggi?
Forse potremmo mettere in luce le connessioni tra il nostro Paese e il vostro. Molti italiani prestigiosi sono ben noti nella Repubblica Ceca, come Francesco Petrarca, primo ambasciatore italiano alla corte di Carlo IV di Lussemburgo; vari architetti hanno lavorato da noi nel tardo medioevo e durante il regno di Boemia. “Il nome della Rosa” di Umberto Eco inizia a Praga. Ci sono poi tanti personaggi cechi, con radici boeme, conosciuti in Italia: Sigmund Freud, nato appunto nel regno di Boemia; Thomas Bata, il proprietario dell’omonimo impero di scarpe; l’imprenditore dell’industria automobilistica Ferdinand Porsche, nato anche lui in Boemia; lo scrittore Milan Kundera o Alfons Mucha, uno dei più importanti artisti dell’Art Nouveau.

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