Domenica 21 febbraio 2010, ultimo giorno della BIT (Borsa del Turismo). Migliaia di visitatori, anno dopo anno, prendono sempre maggiore confidenza con le realtà geografiche, sociali e politiche del mondo in cui viviamo. Eccoli quindi affollare i padiglioni espositivi di Milano-Rho; eccoli fare incetta di quintalate di fascicoli coloratissimi che illustrano le più belle località disseminate nei cinque continenti, nelle quali progettare di trascorrere le vacanze estive che verranno. E non ci sono solo fotografie, nei cosiddetti “dépliant”; ci sono anche dettagliate carte geografiche in grado di far scoprire ai distratti viaggiatori che “le Bermude” e “Le Mauritius” sono due isole singole e pertanto vanno dette al singolare; rivelano, le carte geografiche, che Atlanta è una città della Georgia americana e non si trova dalle parti di Bergamo, per via dell’assonanza con il nome della locale squadra di calcio. Sapere poi che esiste un’altra Georgia, tra il Mar Nero e il Mar Caspio, vorrebbe infine significare, per restare nell’area di rigore dell’esempio citato, che si è sulla buona strada per diventare viaggiatori quanto meno informati.
L’informazione, già. Per quella, che diamine, ci sono i giornalisti di viaggio specializzati! Sono loro che ti tolgono i dubbi, loro che soddisfano le curiosità (infinite, davvero!) che i “nomi” della Terra custodiscono.
Ecco perché ieri, domenica 21 febbraio – Giornale Radio TV1 delle 13,30 – un giornalista (magari “non di viaggio”, ma sempre giornalista) dalla voce per la verità molto gradevole e profonda, compreso dalla drammaticità delle immagini che commentava (le disastrose alluvioni nell’isola di Madera) ha fatto sapere ai circa tre milioni di video-ascoltatori che “Madeira …. una delle isole Azzorre” era stata invasa dalle acque e che persino le vie del capoluogo “Funkal” (ripetuto più volte) erano divenute torrenti in piena.
Commento di chi (bella forza, eh?) scrive di viaggio. Non è errato definire l’isola col suo corretto termine portoghese (Madeira, che vuol dire “legno”, perché un tempo l’isola era un’unica foresta) in luogo dell’italianizzato Madera; ma allora ci si documenta o perlomeno si chiede lumi (ci sarà pure qualcuno che dovrebbe “controllare”, no?) e si pronuncia correttamente “Fùncial”, il nome del capoluogo Funchal. Ma la perla delle perle rimane quella specie di ipotizzata “nuotata in piscina” fra Madera e le isole Azzorre, sempre portoghesi, piazzate a metà strada fra Europa e America, ad oltre mille chilometri di Atlantico.
L’ironia è riserbata solo a “Mamma Rai” e non certo alle sfortunate vittime dell’alluvione. (22/02/2010)