Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Amsterdam sommerge l’Olanda

La fama e l’appeal della capitale è tale che le altre città dei Paesi Bassi fanno fatica a emergere come destinazioni turistiche. Grazie a un lavoro costante e capillare da parte dell’ufficio di Milano, l’Ente Olandese del Turismo cerca di cambiare le cose

Mirjam Wortmann, direttrice dell'Ente Olandese del Turismo nel suo ufficio milanese
Mirjam Wortmann, direttrice dell’Ente Olandese del Turismo nel suo ufficio milanese

Mirjam Wortmann è da molti anni la direttrice dell’Ente Olandese del Turismo a Milano, un ufficio “al femminile” visto che i suoi collaboratori sono tutte donne. Sono un gruppo molto affiatato che lavora da lungo tempo assieme e in armonia. Ci ha ricevuti nel suo ufficio per fare il punto su tutto ciò che ha a che fare con il turismo nei Paesi Bassi.

 

Se si guardano le offerte turistiche dei tour operator italiani, Amsterdam è presente dappertutto. Come mai?

Tutto è legato agli investimenti che gli operatori fanno. Ogni anno abbiamo avuto Amsterdam come partner, loro scelgono di essere presenti sul mercato italiano con investimenti mirati all’organizzazione di viaggi stampa o a invitare giornalisti per avere visibilità sui media italiani e vedono un ottimo riscontro. Gli italiani sono al quinto posto come arrivi in città anche se nel 2009, c’è stato un calo del 2%. Poi Amsterdam ha la fortuna di avere tanti voli diretti dall’Italia, Milano, Verona, Treviso, Forlì, Napoli (che secondo Transavia è la loro rotta migliore), Roma che ha addirittura tre compagnie che volano sulla destinazione: Alitalia, KLM e Transavia; a dire il vero quest’ ultima vola su Rotterdam ma tra le due città c’è solo un’ora di treno. Anche il volo su Eindhoven è molto frequentato ma gli italiani come arrivano prendono subito il pullman e vanno ad Amsterdam.

Canali e bici, il binomio di Amsterdam
Canali e bici, il binomio di Amsterdam

In che modo cercate di invertire questa tendenza?

Cercando di convincere le altre città olandesi dell’importanza del nostro lavoro di divulgazione al pubblico italiano. Cerchiamo di far capire che vale la pena di pernottare almeno una notte fuori Amsterdam, per esempio a Eindhoven che è la capitale del design olandese e ci sono l’Accademia e il museo. I collegamenti ferroviari tra l’altro sono buoni. Anzi, proprio in questo periodo siamo in trattative con DB [le ferrovie tedesche NdR] perché collegano le nostre città e vorremmo fare un’azione comune loro inseriranno le loro offerte sul nostro sito con tariffe bassissime e presenteranno le nostre città perché dall’inizio dello scorso anno abbiamo cominciato a offrire anche le altre città con il marketing sul tema “Holland Art Cities”.

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Si diceva di un calo degli arrivi italiani del 2%. Come interpreta questo dato?

Tutto sommato abbiamo tenuto. Nel 2009 Il mercato spagnolo, per esempio, è stato drammatico, con un calo a doppia cifra e sono scesi molto anche mercati tradizionali come Germania e Gran Bretagna. Il calo dall’Italia è stato contenuto, ci sono stati circa 360.000 arrivi. Non abbiamo ancora i dati definitivi ma pensiamo di non essere scesi oltre il 2%, la nostra previsione era addirittura del -5%.

 

Per il 2010 su cosa puntate e quali sono le vostre aspettative?

Nel 2010 abbiamo aggiunto l’Italia alla campagna “City Break” che i nostri colleghi hanno già avviato in Inghilterra, Francia, Belgio e Germania. Per ogni nazione abbiamo scelto delle foto per la campagna legate ai valori emotivi propri di ognuna. Su questo progetto investono soprattutto le grandi città.

Per l’anno in corso ci aspettiamo comunque una piccola ripresa in generale e dall’Italia in particolare. Amsterdam tira e aiuta anche le altre città; pensiamo che qualcosa farà un accordo che abbiamo stipulato con Expedia e noi come Ente cerchiamo di essere ancora più presenti. Crediamo che l’Italia abbia delle potenzialità perché l’Olanda è facilissima da raggiungere; da dicembre c’è anche un nuovo volo in partenza da Torino.

Vita notturna in discoteca
Vita notturna in discoteca

Perché un italiano dovrebbe venire nei Paesi Bassi?

Sicuramente perché è un Paese molto accogliente, con tante sorprese dove ogni città ha il suo carattere. L’olandese è una persona che ama la vita, positiva, non si fa abbattere dalle difficoltà. Siamo un popolo ottimista e pragmatico. È un’esperienza che vale la pena fare. Da alcune ricerche di mercato risulta che l’italiano viene in Olanda in prevalenza per le città, Molti vengono anche per la fioritura, per esempio a Keukenhof [Il grande parco botanico. NdR] e infatti per noi questa è alta stagione, di solito tra il 25 aprile e il 1° maggio c’è il boom degli italiani anche se il periodo principale è agosto.

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L’immagine dell’Olanda più comune per noi italiani è quella di un Paese trasgressivo. È veramente così?

Per certi versi sì, anche se da noi, nonostante questa libertà la gente deve rispettare le regole e le leggi. In questo siamo molto rigidi. Sì alla libertà ma con rispetto degli altri.

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