Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Moderni viandanti in pellegrinaggio

Viandanti Camino de Santiago

Un classico, la Ruta Jacobea. Il Cammino sta vivendo una seconda età dell’oro, dopo quella medievale. Nel 2010 sono attesi più di 200mila pellegrini per l’anno santo giacobeo. La festa di San Giacomo, che ricorre il 25 luglio, cade infatti di domenica

Viandanti lungo il percorso
Viandanti lungo il percorso

Un tempo a percorrerla erano pellegrini provenienti dalle regioni di un’Europa non ancora formata. Portavano con sé un saio, al quale veniva cucito la capasanta – anche detta conchiglia di San Giacomo – simbolo distintivo del pellegrino giacobeo, una zucca vuota piena d’acqua e un bordone per darsi sostegno durante le salite più ripide e per difendersi da eventuali attacchi di animali selvaggi.

Oggi a distanza di un millennio, la stessa strada viene calpestata da viandanti provenienti da tutto il mondo, equipaggiati con sofisticate attrezzature e con in spalla pesanti zaini da trekking.

Un crescendo costante di arrivi

Pietra miliare
Pietra miliare

Questa è la Ruta Jacobea, il cosiddetto Cammino di Santiago, la via che da Saint-Jean-Pied-de-Port, dopo un percorso di 800 km, passando dalla Navarra, La Rioja, Castiglia e León, porta a Santiago de Compostela, in Galizia.

Dopo i fasti dell’epoca medievale e il successivo lento declino, dalla fine degli anni Ottanta a oggi, il Cammino sta vivendo un’autentica seconda età dell’oro. Dal giorno in cui, nel 1982, papa Giovanni Paolo II divenne il primo pontefice a recarsi a Santiago percorrendo un tratto del Cammino, lungo le antiche vie del pellegrinaggio compostelano è stato un continuo crescendo di arrivi turistici. Dai 2.500 pellegrini del 1985 si è arrivati oggi agli oltre 130 mila del 2009. Ne sono attesi più di 200mila nel 2010, anno santo giacobeo.

Non solo a piedi, ma in bici e a cavallo

viandanti L’obiettivo è il Cammino
L’obiettivo è il Cammino

Il cammino sembra essere lo stesso calcato nel medioevo dai primi devoti che percorsero il nord della Spagna grati a San Tiago (San Giacomo) per avere liberato la penisola iberica dai mori. Ad aver subito una mutazione “quasi genetica” sembra invece il viandante. Il fu homo viator, viandante, pellegrino-camminatore spinto dalla forza della fede cattolica, oggi si è trasformato in un più laico turista slow alla ricerca di un “qualcosa” di spirituale (non meglio definito) o di un maggiore contatto con la Natura Madre. Anche i mezzi di trasporto non sono più unicamente i piedi e la forza di volontà. Cavallo e bicicletta sono gli altri due mezzi più gettonati. Ma qualunque siano le motivazioni a spingere ancora oggi migliaia di uomini lungo questo pellegrinaggio e qualunque siano i mezzi con cui lo percorrono, ciò che rimane immutabile nel tempo è l’emozione interiore con cui il viandante, giunto all’approdo, si appresta ad abbracciare la statua di San Giacomo contenuta dentro la Cattedrale.

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