Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

L’Allegra Apocalisse

L’Allegra Apocalisse di Arto Paasilinna, Iperborea, pagine 332, Euro 16,00.” width=”150″ height=”300″>L’Allegra Apocalisse di Arto Paasilinna, Iperborea, pagine 332, Euro 16,00. I libri di Arto Paasilinna sono un inno alla “Finlandesità” e, probabilmente, il migliore alleato dell’ente per il turismo del Paese nordico. Chi conosce bene la Finlandia trova nelle sue pagine tutto il calore delle saune ben riscaldate, il profumo del pesce appena pescato e arrostito al fuoco di legna, il fruscio delle foglie al vento o il silenzio irreale dei boschi innevati. Paasilinna non è certo il primo autore nordico a immergersi nella stupefacente natura di quelle latitudini, … Leggi tutto

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di Arto Paasilinna, Iperborea, pagine 332, Euro 16,00.
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L’Allegra Apocalisse
di Arto Paasilinna, Iperborea, pagine 332, Euro 16,00.

I libri di Arto Paasilinna sono un inno alla “Finlandesità” e, probabilmente, il migliore alleato dell’ente per il turismo del Paese nordico. Chi conosce bene la Finlandia trova nelle sue pagine tutto il calore delle saune ben riscaldate, il profumo del pesce appena pescato e arrostito al fuoco di legna, il fruscio delle foglie al vento o il silenzio irreale dei boschi innevati.

Paasilinna non è certo il primo autore nordico a immergersi nella stupefacente natura di quelle latitudini, pensiamo prima di lui a Knut Hamsun in Norvegia o un Halldór Laxness in Islanda o a Selma Lagerlöf in Svezia. Quello che lo rende unico è una fantasia inesauribile che gli permette di continuare a variare sullo stesso tema senza mai ripetersi, unitamente a un particolare senso dell’umorismo e dell’ironia ai confini della presa in giro. Un esempio sono i nomi dei personaggi, uno più strampalato dell’altro, costantemente ripetuti per esteso, con tanto di cognome e professione, come se quest’ultima annotazione potesse avere una qualche influenza sul racconto.

La grandezza di Paasilinna sta nel farci riflettere e pensare alla fondamentale inutilità del possesso e alla vacuità del mondo moderno senza però angosciare il lettore. Nel dire non dicendo, lasciandolo intuire dal contorno a una storia il più delle volte al limite dell’assurdo. Le sue avventure sono sempre positive, il male viene lasciato al di fuori delle pagine scritte. In fondo non c’è bisogno di compiacersi nelle descrizioni “noir” per raccontare quello che di brutto si trova nel mondo. Il giudizio dell’autore risulta evidente nel contrasto con la vita semplice e naturale dei suoi personaggi. Che sono dei fuggitivi, qualcuno volontariamente, qualcun’altro accidentalmente, ma in ogni caso dei fuoriusciti da una vita non-vita. Gli eroi di Paasilinna sono persone che vivono, mangiano, bevono, amano e riescono a essere un tuttuno con la natura circostante vista come difficile ma benigna perché offre tutto quello che consente di sopravvivere. Come in “L’Allegra Apocalisse” ultima uscita di Iperborea, dove una sperduta località della provincia di Kainuu nella Finlandia Centrale, quasi al confine con la Russia diventa il centro del mondo. Un villaggio felice anzi il più felice al mondo (come recita il titolo originale del libro “Maailmaan paras kylä”) che riesce a salvarsi da un’apocalisse planetaria.

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Possiamo a tutto titolo definirlo un libro di fantascienza, scritto nel 1992, visto che parla di guerre mondiali, catastrofi nucleari ed ecologiche. La ricetta per la salvezza è l’autarchia. Una piccola comunità che riesce a essere autosufficiente accontentandosi di poco, dove il lavoro è ripagato in barattoli di carne d’alce salata e coregonini affumicati, dove i campi sono arati con l’ausilio di quattro buoi. Dove la ferrea volontà finnica (che confina con la testardaggine) ha la meglio sulla burocrazia e sulle avversità (che spesso sono le due facce una naturale e l’altra umana) della stessa medaglia e dove veglia su tutto un Dio formalmente rifiutato ma tuttavia sempre presente.

(Graziano Capponago Del Monte)

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