Nessuno fa caso al fatto che il PC si chiama così perché è un personal computer. Può essere considerato uno dei primi servizi personalizzati, ora tanto in voga. A cominciare dalla moda.
Dopo che il prêt-à-porter ha sostituito la sartoria, specie per la donna, il “bespoke”, “su misura”, è diventato una realtà diffusa nelle boutique degli stilisti. Nel negozio milanese di La Perla è possibile su prenotazione avere un “consigliere” personale, che studia il reggiseno più adatto alla forma del seno e al modo di vestire. Da Louis Vuitton si acquista la borsa Neverfull con iniziali e banda di colore a scelta. Dai Fratelli Rossetti si ordina la sontuosa borsa Elisa in pellami e tinte di proprio gradimento e cifre stampate a caldo all’interno.
L’arte di distinguersi
Iniziali a richiesta anche sul cappotto in cashmere tinta cammello di Max Mara. Negli elitari negozi Zilli, marchio francese del superlusso, i clienti possono scegliere tra una serie di montature per gli occhiali con lenti d’oro. Longmire di Londra realizza gemelli in smalto con ritratto del proprio cane, previo invio di foto anche on line.
Non occorre essere Madonna per permettersi un personal trainer e quanto al personal shopper è diventata una professione. Anche i viaggi diventano su misura e perfino le piste da sci. Lo Tschuggen Hotel di Arosa, negli svizzeri Grigioni, ha organizzato un pacchetto weekend con tutte le discese e le risalite a disposizione solo degli ospiti il 27 novembre, giorno di apertura della stagione. (18/11/10)
