Il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino si potrà “toccare”. La scultura più bella del Settecento italiano, custodita nella cappella Sansevero a Napoli, ha da pochi giorni una riproduzione fedele in marmo che i non vedenti possono esplorare con le mani. Il Cristo velato accessibile è stato inaugurato alla Chiesa dell’arte di Sala Bolognese, in provincia di Bologna, ma dal prossimo 28 dicembre approderà nella città dell’originale, al monastero di Santa Chiara.
L’idea è di Felice Tagliaferri, scultore non vedente da quando aveva quattordici anni e direttore della scuola d’arte plastica di Villa Terracini, a Sala Bolognese. Insieme a lui hanno lavorato alcuni artigiani, che hanno sbozzato il blocco di marmo iniziale, lasciando poi l’opera all’attività di finitura all’artista. La scultura ha una lunghezza di un metro e ottanta; per realizzarla è stato necessario più di un anno di lavoro.
Sculture da toccare
Il Cristo di Tagliaferri è l’ultima di una serie di iniziative mirate a far conoscere l’arte ai disabili della vista. Uno dei divieti tassativi di fronte alle grandi opere, molte con diversi secoli sulle spalle e delicate, è “non toccare”. Per chi non vede, però, il tatto è la prima modalità di conoscenza e gli ambienti costruiti e pensati solo per normodotati, musei e non, restano la maggioranza.
La scelta di Tagliaferri è caduta su un’opera universalmente riconosciuta tra i capolavori dell’arte plastica. Sanmartino, nel 1753, ricavò da un solo blocco di pietra la figura a grandezza naturale di un Cristo avvolto dal sudario. L’abilità nella resa del drappeggio fu tale che sorse la leggenda, alimentata da credenze alchimistiche, che sulla statua vi fosse in origine un tessuto vero, trasformato poi in marmo. Il Cristo di Tagliaferri sarà a Napoli fino al 22 gennaio 2011. (29/11/10)
Info
Tel. 331.6932410, chiesadellarte@alice.it