La Eyre Peninsula (pronunciata Iar) ad ovest di Adelaide e della Yorke Peninsula, è un territorio fantastico. Ricca di parchi naturali, laghi salati, compresi questi nelle Gawler Ranger, verso il mare dispiega una varietà di panorami che hanno del grandioso e dell’incredibile. C’è il mare, l’oceano Antartico che qui si apre nell’immensa Baia d’Australia e lo scorrere della costa – ora alta e scoscesa, ora bassa e defilata – dà vita ad una varietà di promontori e baie minori, che non di rado ospitano colonie di animali marini tipici di queste latitudini: delfini e leoni marini.
L’avventura con i delfini e i leoni di mare ha per sede la baia di Baird, all’imbocco della più profonda baia di Searcy. Due lingue di bassi rilievi contornano la baia che, allo sbocco in mare aperto, vengono quasi uniti da un’isoletta rocciosa: la casa dei Leoni Marini. Qui vive una colonia di questi animali che prospera grazie alla protezione di cui gode, alla pescosità delle acque e alla assoluta tranquillità del luogo.
Un tuffo con i delfini
Lo specchio di mare (ora dai fondali bassi, ora più profondi) che si allarga prima dell’isola, è il regno dei delfini. L’imbarcazione per andarli a trovare, capitanata da Alan, è attrezzata al meglio per gli “incontri ravvicinati”: ospita una ventina di persone per volta, tutte equipaggiate di mute, pinne e boccagli, nonché di caffè e te caldi, accappatoi e spugne per quando si risale a bordo: l’acqua di questo mare non è davvero mai troppo calda!
Una volta che i “coraggiosi” scendono in mare, dopo aver ascoltato i consigli comportamentali ed essere guidati da un esperto, il capitano inizia una serie di evoluzioni circolari, attorno ai bagnanti, per attirare, col movimento della barca, i numerosi delfini della zona, peraltro abituati a questi “rituali”. Ecco allora che emergono e si rituffano, si avvicinano e si allontanano dai pesci bipedi facendo amicizia e giocando con loro.
“Leoncini” giocherelloni tra le onde
Stessa cosa, spariti i delfini – ora siamo sottocosta dell’isola rocciosa – con i leoni marini. Prima sono i cuccioli, da sempre i più curiosi e intraprendenti, a compiere folli tuffi e vorticose giravolte attorno ai bagnanti; poi è la volta dei leoni più anziani, anch’essi coinvolti dal ribollire delle acque. Il patriarca della comunità, un grosso leone marino apparentemente diffidente, si unisce al gruppo scatenato dei “leoncini” baffuti e i giochi continuano, con grande soddisfazione del capitano Alan. Quando l’imbarcazione si allontana dall’isola, ancora si intravede la sagoma di un cucciolo che l’insegue, per perdersi poi nell’azzurro delle acque.