Quando la neve è quasi fresca
Chi ama le destinazioni svizzere trova dal 18 dicembre aperte le piste di Airolo: a 90 chilometri da Milano, si raggiunge in auto o con una navetta gratuita dalla stazione Fs. Si scia a circa duemila metri di quota, su piste di media e alta difficoltà collegate da due funivie, tre sciovie e una seggiovia.
In Veneto, panoramico e già grande è il comprensorio Ski Civetta, con 80 chilometri di piste e proposte di sciate in notturna, in discesa e anche sugli anelli di fondo. A Zoldo gli sciatori provetti preferiscono la pista Laghetto, una nera di poco meno di un chilometro, con un dislivello di 263 metri. I gatti non intervengono a spianare questo tratto di neve, proprio per lasciare al tracciato gobbe e salti che ne aumentano la difficoltà. In val Zoldana, del resto, sono presenti percorsi per tutte le abilità. Da ricordare anche la pista Foppe, 1424 metri con un dislivello di 370 metri, dove si svolgono i Giganti e gli Speciali di Coppa del Mondo femminile.
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Silenzio in montagna
Qualcosa di simile alla neve fresca si potrà trovare anche su La Meccia, un tracciato classificato come “rosso” al monte Moro, a Macugnaga. Alle pendici del Monte Rosa, la destinazione turistica molto nota sino a qualche decennio fa ha tuttora un’area sciistica non grande, che vanta però un panorama d’eccezione, al confine con la svizzera Saas Fee. La Meccia è una pista battuta, ma dall’aspetto selvaggio, con tratti anche stretti, compressi ai lati dal bosco e un’atmosfera molto lontana dall’ambiente “neve più radio”. Purtroppo, non è sempre disponibile; per fine dicembre è attesa la sua apertura, ma per pianificare una giornata al Moro è sempre necessario chiamare.
Dal 22 dicembre sono disponibili i 21 chilometri di neve di Champorcher, in valle d’Aosta. un’area con percorsi di media e alta difficoltà. Per la stagione 2010-2011 è annunciata una nuova pista, “stadio slalom”, con pendenze fino a 30 gradi. (05/01/11)