“Volgendomi indietro dalla sommità del Monte rivedo la folla di volti e di nomi che ha accompagnato il mio cammino”. Ad Enzo Ferrari, alla suo vita e al lavoro che lo ha reso un mito, è dedicato la Collezione Maranello Rosso che, con una rassegna monografica e antologica sulle origini, racconta lo sviluppo e l’evoluzione tecnico-stilistica delle Ferrari. Il volume racconta la storia del museo e delle sue vetture, capolavori del prestigioso marchio Ferrari esposti come oggetti d’arte, in un itinerario molto suggestivo. La Collezione Maranello Rosso, dedicata alla vita e al lavoro di Enzo Ferrari, nasce dall’iniziativa del pilota Fabrizio Violati, dalla sua passione e dal rapporto esclusivo e personale che lo legava a Enzo Ferrari.
Violati e Sandra Lodi oggi responsabile di Maranello Rosso hanno composto una rassegna monografica e antologica sulle origini, lo sviluppo e l’evoluzione tecnico-stilistica di questi autentici gioielli automobilistici. Il volume presenta 32 Ferrari da competizione e da strada, vertice della produzione del Cavallino, tutte ancora perfettamente funzionanti, e con la targa originale.
Il primo capitolo è dedicato alla storica 250 GTO: vettura personale di Violati, è presentata in una galleria fotografica che ne ritrae anche i dettagli più caratteristici, riportandone tutti i dati tecnici. Seguono, in ordine cronologico, le auto da competizione: dalla prima partecipante alla Mille Miglia alla 512 BB Le Mans, che gareggiò alla leggendaria competizione francese. A ciascuna sono dedicate due doppie pagine, con un breve inquadramento storico del modello e le curiosità sull’esemplare conservato.
Nel terzo capitolo sfilano le vetture stradali, tra cui la famosa 250 GT Spider Pininfarina, emblema della Dolce Vita degli anni Cinquanta e la F40, l’ultima vettura voluta da Enzo Ferrari. Completano il libro le Ferrari “di Ferrari”, ovvero gli otto esemplari originali utilizzati nelle scene del film su Enzo Ferrari voluto dal figlio Piero. Maranello Rosso, fondato nel 1989 nella Repubblica di San Marino, comprende il Museo dedicato alle vetture Ferrari, a cui è stato affiancato, nel 2000, il Museo Abarth, con oltre quaranta modelli dello Scorpione.