Limitandoci ai due soli dipartimenti provenzali del Var e della Bouche du Rhone – tra Cannes e Arles, tanto per intenderci – questo territorio dove la lavanda è il colore dominante, i golfisti possono trovare 38 splendidi percorsi di golf di ogni tipo, caratteristica, livello tecnico e scenografia.
Tolone, Hyères, les Calanques di Cassis, Arles, la Camargue, sono infatti le cornici d’eccezione del Golf Pass Provence, un ticket che permette l’accesso a 16 diversi percorsi nella regione Provenza Alpi Costa Azzurra. Il Pass è costituito da un carnet disponibile tutto l’anno, e offerto al prezzo forfettario, fino al 31 marzo 2011, di 135 euro (3 green fee) o 225 (5 green fee). Consente l’accesso a 3 o a 5 percorsi selezionati tra i 16 campi partner.
Il Golf Dolce Fregate, situato alla periferia della cittadina di Saint Cyr sur Mer, merita una segnalazione particolare grazie al suo percorso sontuoso, ondulato e mai banale, con 12 buche vista mare ed alcune situazioni tecnicamente impegnative, che lo rendono al tempo stesso, ostico e divertente. Accanto alla buca 18, ecco Il Dolce Fregate Golf e Resort, un delizioso hotel di charme con tutte le stanze che godono della vista a mare. Il suo ristorante gourmet, “Le Mas des Vignes”, guidato dallo chef Hervé Robert, propone menu basati sui prodotti regionali, che cambiano ad ogni stagione. Un mito.
Arles e Van Gogh
Il GC de Barbaroux e il GC de Servanes, altre due chicche da primato, sono a meno di un’ora d’auto da qui e possono regalare un weekend da favola che, per le “golf windows”, può includere anche Tolone, Marsiglia, la splendida città romana di Arles e la Camargue di Frédéric Mistral, e Vincent Van Gogh.
Arles è un abitato celtico colonizzato dai greci, che divenne romano grazie a Giulio Cesare nel 46 a.C. Segnata duramente dalle invasioni del medioevo, la città rinasce tra il XII° ed il XV° secolo, quando sorgono i numerosi palazzi che, insieme alle straordinarie eccellenze architettoniche romane, caratterizzano il suo centro storico. Il nome di Arles è associato a quello di Vincent Van Gogh, e non si può parlare di Arles e della luminosità del suo cielo, senza pensare ai quadri del maestro, attirato dalla straordinaria luce di questa terra dove realizzerà, tra il 1888 e il 1890, circa trecento opere nello spazio di 15 mesi.