Eravamo in centomila. Non allo stadio, come cantava Celentano nel 1967, ma in Piazza Vittorio la notte del 16 marzo; bagnati fradici, ma col naso e la macchina fotografica all’insù, per seguire l’incanto dei fuochi artificiali: rigorosamente bianchi, rossi e verdi. Mezz’ora di esibizioni pirotecniche raffinatissime e spettacolari, al termine delle quali ha fatto seguito il coro spontaneo della piazza con l’inno di Mameli. I disagi delle avverse condizioni atmosferiche non hanno tolto nulla all’emozione forte di essere presenti a questo evento che ha risvegliato in tutti noi l’orgoglio, che credevamo assopito, per la nostra nazione e per il nostro bellissimo Paese. Anzi! Erano presenti e partecipi moltissimi giovani, allegri e colorati come i loro ombrelli, e una folla numerosa che ogni tanto si apriva per far spazio alle entusiasmanti bande musicali che irrompevano, con trombe e tamburi.
A Venaria e alle Officine, in mostra il lavoro italiano
All’improvviso nel cielo è apparsa come per magia una mongolfiera che a sua volta reggeva una figura poeticamente avvolta nel tricolore. Immagini e suoni che rimarranno a lungo dentro di noi. Nel pomeriggio era stata aperta a Palazzo Madama l’Aula del Primo Senato Italiano, ricostruito fedelmente sulla testimonianza di un quadro di Pierre Henry Thèodore Tetar Van Elven, a sua volta esposto alla Venaria Reale nella mostra “La Bella Italia”. I due cuori pulsanti dell’ “Esperienza Italia” a Torino, fulcro delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità del Paese, sono stati alla Venaria Reale e alle Officine Grandi Ripazioni. A Venaria rifulgono le eccellenze italiane nel mondo, presentate con l’allestimento di Luca Ronconi, mentre alle Officine si visita un laboratorio nel quale viene ricostruito il passato e ci si proietta nel futuro. (25/03/2011)
Sotto una sola bandiera. Foto di Giovanna Dal Magro.