Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Le collane (e i viaggi) di Fernanda Pivano

A quasi due anni dalla scomparsa, una mostra ricorda a Milano la scrittrice e traduttrice che fece conoscere agli italiani la grande letteratura americana del Novecento. Tra fotografie, dattiloscritti e una collezione di gioielli etnici

Un ritratto di Fernanda Pivano realizzato da Mauro Raffini
Un ritratto di Fernanda Pivano realizzato da Mauro Raffini

11 Settembre 2001

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Milano ricorda Fernanda Pivano con una mostra aperta, dal 6 aprile, alla galleria del Credito Valtellinese. L’omaggio alla scrittrice e traduttrice genovese, scomparsa nell’agosto 2009 dopo una vita lunga, intensa, costellata di grandi opere e incontri altrettanto autorevoli, si dipana in un’esposizione di documenti e fotografie, presentate in un allestimento di Leo Guerra. Vi si ritrovano dattiloscritti, testi autografi, layout di riviste, testimonianze inedite: opere, si può dire, da custodire in bacheca, alleggerite però dalle fotografie riprodotte in dimensione ambientale, che scorrono sulle pareti, dell’installazione site specific ideata da Marco Nereo Rotelli. E’ un modo per provare a raffigurare, in modo inedito, un personaggio che del nuovo non aveva certo avuto paura e che, da Hemingway a Francis Scott Fitgerald, ha scelto e fatto conoscere con le sue traduzioni un capitolo importante di letteratura americana.

Fernanda Pivano: Viaggi, cose, persone
Arnaldo Pomodoro. Anello in oro per Fernanda Pivano, anni '70
Arnaldo Pomodoro. Anello in oro per Fernanda Pivano, anni ’70

Ricordare in una mostra, di necessità affidata a documenti visivi, una vita spesa a lavorare con le parole non è facile. La vita di Fernanda Pivano appare troppo densa e lunga per gli spazi di una galleria: dall’incontro giovanile con Cesare Pavese, alla fine degli anni Trenta, in parte responsabile, dell’avvio degli studi in letteratura americana, alle traduzioni di opere che ora sono dei classici, di Edgar Lee Masters, Ernest Hemingway, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, sino alla scoperta del valore della musica nella cultura statunintese, e infine in quella italiana. La mostra propone anche un’incursione nel design, presentando i gioielli etnici raccolti dalla Pivano nel corso dei suoi viaggi, insieme a quelli pop ideati da Ettore Sottsass, Arnaldo Pomodoro, Paco Rabanne. C’è spazio anche per cortometraggi, video e documentari, che danno modo di rivedere la Pivano insieme a diversi scrittori. (07/04/2011)

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Fernanda Pivano. Viaggi, cose e persone Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese

Orari: da martedì a domenica 12-19.30

Info: 0248 008015

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